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LA ZONA D'INTERESSE regia di Jonathan Glazer

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The Gaunt     8 / 10  04/03/2024 20:52:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La zona d'interesse è un film molto concettuale a mio parere. Se ci si limita alla narrazione delle vicende descritte potremmo defnirlo anche un film noiosissimo dove non succede praticamente nulla di eclatante, se non che la collocazione della vicenda, i loro protagonisti e soprattutto ciò che succede oltre il muro confinante della casa, che la visione di questo film diventa straniante. Ciò che accade oltre il muro non viene mai mostrato, ma sappiamo cosa succede oltre quel muro. Lo sappiamo da foto e filmati d'epoca, lo sappiamo dai racconti dei sopravvissuti ed attingiamo a piene mani da quello stesso immaginario cinematografico sui film dell'Olocausto. Il comandante Hoss se non avesse quel ruolo nei suoi discorsi potrebbe essere scambiato per un normale imprenditore d'epoca, che ha l'obiettivo di migliorare i processi produttivi/(distruttivi) della sua impresa. Che vuole fare carriera come ogni individuo con le sue ambizioni, con una moglie che non vuole lasciare ciò che ha costruito con la sua famiglia. Si può sempre tirare fuori il sempre efficace concetto arendtiano sulla banalità del male, ma non è solo questo. Il Male viene eseguito da questi individui, ma non lo vediamo anche se siamo coscienti di quello che succede. Una normalità che offusca la vista ma che stimola altri sensi. Nella sua glacialità ricercata, il film di Glazer penetra più in profondità di quanto realmente percepiamo.