Thorondir 6½ / 10 03/01/2024 12:45:38 » Rispondi Killer per qualcuno non esplicitato, il nostro Fassbender si porta dietro tutti i cliché del genere: taciturno, meticoloso fino all'ossessione, spietato, organizzato, metodico e soprattutto più o meno con i poteri di Dio. Non c'è infatti una situazione nel film in cui l'impressione che ne ricava lo spettatore è quella di chi riuscirà ad avere la meglio. Anche l'unica volta in cui si trova in difficoltà non abbiamo mai dubbi su come andrà a finire. Quindi Fincher gira un film che dopo un inizio promettente con voice off diventa il classico revenge-movie action e continenti da attraversare piuttosto che serie riflessione sulla sigura che racconta (e che deve scenograficamente deve tutto, per stessa ammissione di Fincher, a "Le samourai" di Melville). La velata critica ad un mondo ricco che qua e la emerge rimane silenziata da un film la cui vuotezza di contenuto narrativo viene colmata dalla solita maniacale messa in scena di Fincher, qui coaduivato da una fotografia di Messerschmidt che - se riprende quei toni di gialli e neri/grigi che contraddistingue tutta la produzione dell'ultimo Fincher (tranne "Mank") - dona al film un tono di malsana costruzione visiva in grado di intonarsi sempre alla costruzione diegetica.
Thorondir 03/01/2024 12:46:41 » Rispondi non riuscirà ad avere la meglio*