Jumpy 8½ / 10 29/12/2020 13:23:45 » Rispondi Pupi Avati a volte lo adoro, altre non mi piace, altre volte ancora non lo capisco. Questo lo considero però, al momento, il suo film più riuscito, lo trovo di una perfezione quasi assoluta. Per cominciare "trasuda" anni '80 ad ogni fotogramma (lo stile di vita di quegli anni, il benessere ostentato anche da chi non era benestante, l'abbigliamento, lo stile degli arredi... tutto rimanda a quegli anni). Carlo Delle Piane assolutamente straordinario, probabilmente nella sua migliore interpretazione, regge perfettamente il ruolo dall'inizio alla fine. Anche Abatantuono se la cava molto bene (credo questa fosse una delle sue prime interpretazioni, se non la prima addirittura, in un ruolo più impegnato) ed anche il resto del cast si mostra ben affiatato. Per l'uso della presa diretta (tra l'altro: anche a me è capitato di sentire male alcune battute) e per il fatto che è ambientato per un buon 80% in una sola stanza, alcuni scambi di battute hanno un'intensità ed un impatto da piece teatrale. Su una trama poi, sostanzialmente semplice, si innestano attraverso i flashback il trascorso dei protagonisti che, pian piano, fa capire i rapporti tra loro.
anche il finale diventa intuibile intorno ad un'oretta di film, dal cambio di atteggiamento di Delle Piane/Santelia (bravissimo nel calibrare l'interpretazione da "finto pollo" a "professionista del poker") e da piccoli dettagli che via via acquistano importanza.
Pur essendo un film indissolubilmente legato agli anni '80, essendo un film così rappresentativo del grande cinema italiano, per me è imperdibile.