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LA FINESTRA DI FRONTE regia di Ferzan Ozpetek

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Invia una mail all'autore del commento Piero     9 / 10  03/03/2003 01:07:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
RECENSIONE “LA FINESTRA DI FRONTE”
L’emozione è cominciata varcando la soglia del cinema….ho notato con estremo piacere che i biglietti venduti erano tanti,la sala non sarebbe stata come al solito(quando si tratta di una pellicola italiana) mezza vuota; entrando ho visto gli sguardi curiosi e frementi degli spettatori,che come me aspettavano l’ultima creatura di un grandissimo regista: è il 28 febbraio,finalmente sto per gustarmi l’ultimo film di Ferzan Ozpetek!
Si abbassano le luci,e io comincio a sentire una strana sensazione….su uno schermo scuro appare la dedica “a Massimo”,la sala scoppia in un fragoroso applauso! È il giusto e doveroso tributo ad una vecchia gloria del cinema,che prima di lasciarci orfani del suo straordinario talento ci ha donato la sua ultima,magistrale interpretazione. Poi parte il film….un paio d’ore dopo sono qui,a descrivere le mie sensazioni,il mio piccolo,personalissimo parere;
bhè….sono letteralmente estasiato!!!!
“La finestra di fronte” non ha disatteso le mie aspettative,anzi ha ancora una volta dato conferma dell’immensa capacità di Ozpetek di raccontare i sentimenti umani,senza superflui moralismi e carichi di intensità!
La scelta del cast è stata azzeccata: Giovanna Mezzogiorno è degna di grandissima stima, mostra grandi doti accompagnate alla già nota e sfolgorante bellezza!
Il ruolo di moglie insoddisfatta,stanca della quotidianità del suo matrimonio ma sempre madre premurosa,convince ed appassiona;
Raoul Bova,a mio parere ancora troppo poco sfruttato come attore di cinema e “sacrificato” al piccolo schermo,riesce ad incarnare pienamente il personaggio di Lorenzo,timido e in qualche caso quasi maniacale bancario che si innamora di Giovanna solo spiandola da una finestra.
E poi lui,l’immenso Girotti…..l’espressione dei suoi occhi e quella gestualità tipica degli interpreti “vecchia maniera”,che riportano la mente all’epoca del grande cinema tricolore…il testamento più degno che potesse lasciare!!!!!
Il film scorre via gradevolmente,tra momenti di malinconia e guizzi di entusiasmo. E il finale,che suscita allo stesso tempo inquietudine e serenità,fiducia nel futuro.
Ultima cosa,ma non meno importante: anche da noi si sta cominciando a sfruttare i nostri musicisti per la buona riuscita delle pellicole!
Giorgia canta il pezzo della colonna sonora,appositamente realizzata e pienamente riuscita…un’emozione nell’emozione!
Se ricordiamo pure Elisa,Marina Rei e gli altri che hanno realizzato i brani per l’altro film-evento italiano,quello di Muccino…abbiamo veramente di che essere contenti!!
I tempi cupi per il cinema italiano stanno finendo,tocca a noi spettatori dare l’ultima spinta….allora coraggio e BUONA VISIONE!!!
Piero Sperlongano,Teano (CE)