Thorondir 9 / 10 30/01/2019 12:29:23 » Rispondi Un capolavoro, non potrei definirlo altrimenti. Straordinario atto d'accusa contro un certo pudore sulla rievocazione della storia americana, che si è autoepurata delle cose peggiori come il massacro sistematico dei nativi, nonchè chiaro manifesto antimilitarista contro il Vietnam, ormai nella sua fase finale quando la maggior parte della nazione aveva accettato l'idea che fosse una guerra da abbandonare e che nulla aveva portato agli usa (chiaro in questo binomio pacifismo/militarismo le diverse intenzioni di nativi e soldati federali nella scena finale della battaglia). Il soldato interpretato da Strauss è una sorta di reduce che pian piano comprende, toccandola con mano, la verità che si cela dietro la propaganda patriottica e che sulla propria pelle subisce la deflagrazione dei sentimenti. Evidenti anche i messaggi femministi, resi dalla splendida Candice Bergen nel ruolo di Kathy, audace, impavida, mai sottomessa a nessuna figura maschile, che pensa "fuori" dai classici canoni. Ma oltre i risvolti chiaramenti politici e sociali della pellicola, ciò che colpisce è la forza visiva, il pathos della battaglia finale, la tragedia, la dolcezza dei sentimenti che pian piano affiorano tra Kathy e il giovane soldato. Un film manifesto, seminale, importante, vero e sentito come pochi altri mi sia capitato di vedere ultimamente.