Filman 6½ / 10 15/11/2017 11:20:33 » Rispondi Siano date due realtà differenti: il primo, l'epicità e la monumentalità classica di una grande narrazione, comprensiva e tramandabile nel suo essere schema che quasi pre-esiste al linguaggio stesso; la seconda, la codificazione post-moderna che rifiuta l'individuazione di una verità narrativa unica e consolidata a cui aggrapparsi. Per definizione l'esistenza di una preclude la libertà di esistere dell'altra, e può venire in soccorso a dimostrarlo con un esempio pratico DUNE, un grande racconto di amore, di viaggio e di guerra, a cavallo dell'onda di successo ed entusiasmo per la space opera del periodo, in cui David Lynch prova a condurre la fantascienza ai limiti del, per noi, concepibile, cercando di mostrare una realtà che possa essere quasi incomprensibile perché troppo lontana o avanti per lo spettatore, in cui il fantastico soprassiede all'avveniristico. Succede che quei piccoli elementi di maggior inventiva vengano scaraventati a margine di un kolossal sci-fi hollywoodiano, diventando prive di senso o non necessarie, esatto contrario di un intento più profondo volto a creare nuove dimensioni concettuali. Gli stessi difetti della pellicola non fanno che rivolgersi all'opportunismo mancato di comuni regole accademiche, mostrando come una storia così massiccia subisca la sintesi poco schematica e di un solo "canto" cinematografico.