Dopo un primo film molto bello relativamente al genere, ecco che arriva un sequel piuttosto deludente. Non è che abbia dei difetti tecnici come Hulk, ma… è troppo bimbominchioso. Iron Man 2, infatti, ha il difetto di essere un film eccessivamente comico, a differenza del primo che riesce a calibrare molto meglio le gag: da facepalm quando Stark e War Machine si sfidano con la musica dei Queen, mentre la tiritera a Monaco dove la Paltrow non riesce mai a dare l'armatura a Stark sembra estrapolata da Mr. Bean o da Benny Hill; altro difetto, ma non meno importante, è che risulta molto sacrificato nella storia, che aggiunge ben poco al personaggio se non cose trite e ritrite come il padre severo ma dal cuore d'oro, Stark che si deprime per un errore per poi ritornare più forte di prima eccetera; le poche cose che vi serviranno sono: un potenziamento dell'armatura di Iron Man, stavolta in vibranio, i collegamenti coi Vendicatori e il collegamento con Thor nella scena dopo i titoli di coda. Come se non bastasse una storia scontata, mettiamoci un duo di cattivi che fanno a botte su chi fa più schifo: un concorrente di Stark tonto come una campana e un russo brutto come la fame ossessionato dal suo pappagallo e che dice continuamente a Stark: "HAI PIERSO!" In compenso è l'autore di una delle battute più belle del film: "Softuare demmierda." Però non è tutto da buttare: le scene d'azione sono apprezzabili (seppur non della stessa qualità del primo film), gli effetti speciali sono molto buoni, Samuel L. Jackson con la benda sull'occhio è proprio un figo (!!!), poi per i maschietti c'è la prima apparizione di Vedova Nera: "Stark, voglio il tuo bastone, anche se è di palladio. Ti prego, fammelo almeno vedere un pochettino." "No, ma se aspetti vari film avrai un uomo molto più dotato di me." … Vero, Bruce Bannatore?!
Come film di transizione per il MCU funziona, un po' di meno come film d'intrattenimento a causa delle numerose gag che alla lunga rendono il film pedante.