Recensione mona lisa smile regia di Mike Newell USA 2003
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione mona lisa smile (2003)

Voto Visitatori:   5,85 / 10 (96 voti)5,85Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film MONA LISA SMILE

Immagine tratta dal film MONA LISA SMILE

Immagine tratta dal film MONA LISA SMILE

Immagine tratta dal film MONA LISA SMILE

Immagine tratta dal film MONA LISA SMILE

Immagine tratta dal film MONA LISA SMILE
 

Un collegio americano a cavallo fra 1953 e 1954. Preside e insegnanti votati ad una tradizione intransigente e penosamente austera. Un docente che giunge e si ribella, con metodi innovativi e tesi a sviluppare la coscienza degli studenti.
Non sorprende quindi che la critica maggiore e il maggior fattore di svalutazione del film siano proprio l'incredibile somiglianza con "L'attimo fuggente" di Peter Weir.

Questo, in realtà, dovrebbe solo far piacere.

Se il film del professor Keating è considerato un esempio, o addirittura un concentrato di esempi, beh, allora è naturale, se non giusto, che venga imitato. Oltretutto, si peccherebbe di sussiego etichettando "Mona Lisa Smile" come brutta copia.
Il cast letteralmente stellare (Julia Roberts, Kirsten Dunst, Julia Stiles, Maggie Gyllenhaal, Ginnifer Goodwin, Marcia Gay Harden, solo per citarne alcuni), unito ad una regia d'autore che vede il pluripremiato Mike Newell ("Ballando con uno sconosciuto", "Quattro matrimoni e un funerale" e , più recentemente "Harry Potter e il calice di fuoco", "L'amore ai tempi del colera", "Prince of Persia: Le sabbie del tempo"), e ad una fotografia che sa valorizzare ogni sguardo ed ogni costume, rendono la pellicola un ottimo doppione, se si vuole insistere con questo paragone.

Lo stampo è evidentemente femminista, un nuovo inno al pensiero libero ed alla ribellione intellettuale, attraverso il dibattito, tutto interno al gentil sesso, sull'emancipazione.
Miss Katherine Watson è ancora piuttosto giovane. Ha realizzato il suo sogno approdando come insegnante al Wellesley College, una delle scuole più prestigiose, e ovviamente più rigide, esempio dell' America Maccartista e conservatrice di quegli anni.
Le sue aspettative sono in parte deluse.
Al primo impatto le studentesse sono aggressive, forti di una mente brillante e di un libro imparato a memoria: la prima lezione è un fiasco. Davanti a lei, con penna in mano ed espressione sarcastica, stanno ragazze dalla lingua tagliente e dalle idee chiare: finire gli studi e realizzarsi in un matrimonio perfetto. Giselle, provocatrice e maliziosa, sarà immediatamente attratta dalla verve creativa dell'insegnante e dalle affinità liberali che condividono; Connie,sorridente e bonaria, racchiude la tenerezza della pellicola; Joan, sagace, contenuta, splendente di potenzialità, incarnerà il messaggio di Miss Watson nella sua realizzazione più inaspettata; Betty, implacabile e fredda portavoce della cieca sottomissione, sorda alle novità quasi fino alla fine.

L'opposizione è dovuta ad un torpore che necessita una sveglia dirompente.
Katherine.
La donna capisce che se vuole interessare, stimolare, deve sorprendere, incalzare, stravolgere i dogmi di Wellesley. E lo fa primariamente osando mettere in discussione l'arte stessa, - Cos'è arte? - , chiudendo il manuale, fino a quel momento unica fonte di verità, e uscendo, contemplando dal vivo, criticando oltre il consentito.

I personaggi, e ovviamente soprattutto quelli femminili, sanno proporsi con piacevole realismo e media profondità, senza eccellere in modo particolare tranne nel caso della Roberts per Katherine e di Maggie Gyllenhall per Giselle.

Tratto dall'omonimo libro di Deborah Chiel, ispirato a sua volta ad una storia vera, "Mona Lisa Smile" è veramente un film di luoghi comuni, ma li affianca con dolcezza alle emozioni più belle, e all'intramontabile ricerca dell'indipendenza critica.
Sbaglieremmo a sottovalutarlo.

Commenta la recensione di MONA LISA SMILE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Marco Felici - aggiornata al 01/07/2010 11.21.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049651 commenti su 50672 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BLACK SUMMER - STAGIONE 2FABBRICANTE DI LACRIMEFALLOUT - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 2FARSCAPE - STAGIONE 3FARSCAPE - STAGIONE 4FOR ALL MANKIND - STAGIONE 1FOR ALL MANKIND - STAGIONE 2FOR ALL MANKIND - STAGIONE 3FOR ALL MANKIND - STAGIONE 4INVASION - STAGIONE 1LA CREATURA DI GYEONGSEONG - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 2SNOWFALL - STAGIONE 3SNOWFALL - STAGIONE 4SNOWFALL - STAGIONE 5SNOWFALL - STAGIONE 6THE CHOSEN - STAGIONE 1THE CHOSEN - STAGIONE 2THE CHOSEN - STAGIONE 3THE WALKING DEAD: THE ONES WHO LIVE - STAGIONE 1V - STAGIONE 1V - STAGIONE 2WILLOW - STAGIONE 1

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net