Recensione la sicurezza degli oggetti regia di Rose Troche USA, Gran Bretagna 2001
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione la sicurezza degli oggetti (2001)

Voto Visitatori:   7,40 / 10 (20 voti)7,40Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI

Immagine tratta dal film LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI

Immagine tratta dal film LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI

Immagine tratta dal film LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI

Immagine tratta dal film LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI

Immagine tratta dal film LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI
 

In un note book avrei potuto annotare qualche massima "Marzulliana" del tipo "in fondo è meglio che il peggio sia già avvenuto" oppure "non ci sono regole nella vita": la Trochè penetra acutamente nel cuore e nel pensiero della middle-class americana.
E per certi versi è intrigante: un'opera che rende soggettiva la coercizione del pensiero, specie se ad esporlo è una cineasta che non esita a raffigurare la barriera architettonica, se così vogliamo chiamarla, la proprietà del sobborgo dove vivono i Golds, i Trains, i Christianson e i Jennings.

Praticamente la resa mentale dei personaggi - che, come la Barbie, "muoiono" dalla voglia di essere percepiti e ascoltati - aleggia nell'indecorosa sconfitta di uno spazio architettonico, ove si percepisce una sorta di complice solitudine condominiale: altro che una "comunità affettiva".
Tratto dal libro di A. H. Homes (guardacaso, un nome così... domestico), è un film che a tratti affatica proprio attraverso la sua urgenza espressiva/passiva. Pertanto il senso abnorme di questi individui, infelici e repressi, sembra collocarsi tra la deriva dell'identificazione/empatia mentale e il più classico "linguaggio non verbale".

Ne proviamo empatia soltanto quando l'effetto della rimozione - da spettatori, ne siamo testimoni, o arbitri prescelti - esprime quel vizio implosivo di un dolore interiore, atto ad essere drammaticamente lordato prima o poi. Certamente, tutto questo avviene non senza una stolta impazienza, una cinica avversità alla "visione".
Nel caso di Glenn Close, il suo personaggio - come già quello di "Le cose che so di lei" - emblemizza per più di 60' un melange di sguardi abbassati e fremiti, labbra serrate e lacrime trattenute; come se attendesse, da un momento all'altro, l'occulta persuasione atta a spogliarla, vincolando in questo modo il rigore di un classico stil-novo dell'emotività interattiva.

L'oggetto del titolo non assurge quasi mai a simbolo, ma è traiettoria di un marketing complice di scelte bizzarre o indecorose.
Sa di "Last Show" - l'amore discusso tra un ventenne destinato a ignara sopravvivenza e una tardona tradita dal marito - e di "Short Cuts" - quando le vicende dei personaggi enfatizzano la normalità attraverso le traiettorie di stili di vita e scelte incombenti o provvisorie.
La Trochè attraversa per questo un binario temporale ben preciso, dove un meccanismo praticamente perfetto ha innescato macchiavellicamente un virus di insoddisfazione, che sicuramente trova la via idonea per ridimensionarsi.

E proprio in questo modo nasce il perfetto melodramma americano, abbastanza colto per una proiezione d'essai, sufficientemente leggero per un pubblico che ama le mezze misure: dispensa freddamente sorrisi e miserie della vita.
Ma poi? Poi lascia ad ognuno di noi il bisogno di ammirarne la confezione, o il pregiudizio spesso ingiustificato verso questo tipo di cinema conciliante e fatalista malgrado tutto, come nell'epilogo.

E finalmente l'oggetto preso accuratamente in esame, si muove nella dimensione neoplastica ai confini di Legolandia, del sobborgo/inferno domestico atto - come potrebbe non essere altrimenti? - a placarsi.
In parte deluso per le potenzialità tradite, assisto a un indubbio esercizio di calligrafismo temporaneo, però, al posto della prevista commozione, emerge una certa amarezza per un'opera che si congeda tra le belle note di una canzone, conciliante e quasi ludico verso il dramma umano che purtroppo sopravvive.

Ravviva l'occhio della regista quando si congeda emblematicamente dal suo "popolino", come presenza invadente o angelica che libera lo sguardo di noi tutti dalla morbosa invadenza de "l'erba del vicino"; così fiera di aver liberato le famiglie dai loro variegati tormenti: turbamenti dell'eros, malattia incombente, catatonicità (il famoso "spleen" adottato da noi italiani: terminologia anglofona che ci piace citare perché fa così cool), adulterio, divorzio come meta senza scampo, la desistenza dell'eutanasia.

Tutto in questo film sembra raccontare l'impossibilità e il desiderio di occultare il sistema perverso del dolore e della disperazione: con un simile quadretto di nevrosi, come si può non condividere?
Come il principio per cui il nostro mondo ci protegge, e l'umanità sceglie caparbiamente di non farsi ferire dal destino.
Grazie al sorriso lieve di noi "sensibili" spettatori, soprattutto.
Grazie a tutti noi che andiamo al cinema.

Commenta la recensione di LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di kowalsky - aggiornata al 29/07/2005

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049636 commenti su 50672 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BLACK SUMMER - STAGIONE 2FABBRICANTE DI LACRIMEFALLOUT - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 2FARSCAPE - STAGIONE 3FARSCAPE - STAGIONE 4FOR ALL MANKIND - STAGIONE 1FOR ALL MANKIND - STAGIONE 2FOR ALL MANKIND - STAGIONE 3FOR ALL MANKIND - STAGIONE 4INVASION - STAGIONE 1LA CREATURA DI GYEONGSEONG - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 2SNOWFALL - STAGIONE 3SNOWFALL - STAGIONE 4SNOWFALL - STAGIONE 5SNOWFALL - STAGIONE 6THE CHOSEN - STAGIONE 1THE CHOSEN - STAGIONE 2THE CHOSEN - STAGIONE 3THE WALKING DEAD: THE ONES WHO LIVE - STAGIONE 1V - STAGIONE 1V - STAGIONE 2WILLOW - STAGIONE 1

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net