niente di nuovo sul fronte occidentale (2022) regia di Edward Berger Germania, USA 2022
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niente di nuovo sul fronte occidentale (2022)

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locandina del film NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE (2022)

Titolo Originale: IM WESTERN NICHTS NEUES

RegiaEdward Berger

InterpretiDaniel Brühl, Albrecht Schuch, Sebastian Hülk, Edin Hasanovic, Devid Striesow

Durata: h 2.27
NazionalitàGermania, USA 2022
Genereguerra
Tratto dal libro "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque
Al cinema nell'Ottobre 2022

•  Altri film di Edward Berger

Trama del film Niente di nuovo sul fronte occidentale (2022)

Le terribili esperienze, i disagi e le angosce di un giovane soldato tedesco sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale.

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Voto Visitatori:   7,64 / 10 (35 voti)7,64Grafico
Miglior film internazionaleMiglior scenografia (Christian M. Goldbeck, Ernestine Hipper)Miglior fotografia (James Friend)Miglior colonna sonora (Volker Bertelmann)
VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR:
Miglior film internazionale, Miglior scenografia (Christian M. Goldbeck, Ernestine Hipper), Miglior fotografia (James Friend), Miglior colonna sonora (Volker Bertelmann)
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Voti e commenti su Niente di nuovo sul fronte occidentale (2022), 35 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Noodles71  @  21/03/2024 18:09:06
   7½ / 10
Terza trasposizione dello splendido romanzo di Remarque che ne riprende la storia principale eliminando alcune parti narrative che erano significative e non dando il giusto spazio alla caratterizzazione dei personaggi. Un film comunque ben fatto con le scene belliche che sono indubbiamente girate con estrema tecnica che descrivono con realismo la crudeltà della guerra avvalorate anche dall'ottma fotografia e dal suono. Il concetto di fondo del libro è ampiamente manifestato con l'inutilità della guera se non a fini militaristici e di potere e la situazione in cui i giovani soldati si verranno a trovare dopo che caricati mentalmente e desiderosi di partire per una grande avventura saranno delusi da quello che li aspetta e che dovranno vedere con i propri occhi. La morte è il tema predominante della pellicola con scene che indubbiamente rimangono impresse grazie al buon lavoro di Berger. Nota di merito al protagonista Felix Kammerer nella parte del soldato "Paul Bäumer".

krystian  @  17/01/2024 18:43:04
   9 / 10
Che film! L'ho trovato potentissimo ed emozionante... Oscar meritatissimi. Colonna sonora da pelle d'oca.
Da non perdere.

DogDayAfternoon  @  02/12/2023 22:15:49
   7 / 10
Non l'ho trovato così eccezionale, ma devo dire che per non essere un film hollywoodiano è fatto egregiamente. L'ho trovato un po' carente nei personaggi, nel senso che non ci sono personalità che spiccano o diverse le une dalle altre, ma i soldati mi sembrano un po' tutti uguali e ho fatto fatica a distinguere i vari protagonisti.

Prima metà così così, poi mi ha preso sempre di più

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fino al finale che, seppur un po' troppo romanzato e cinematografico, è bello quanto inaspettato. Interessante e particolare la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  30/08/2023 01:45:06
   7½ / 10
Bellissimo film bellico sulla grande guerra, remake del capolavoro del 1930 All'Ovest niente di nuovo (Lewis Milestone) tratto dal romanzo del 1928 del tedesco Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Il film, diretto da Edward Berger, offre uno spettacolo straordinario per le scenografie, caratterizzazione dei personaggi, movimenti di macchina, e sapiente suspense. Ma il messaggio più diretto, che qui viaggia su due scenari ben contrapposti che impressiona è lo scenario mutilante delle trincee, fango, freddo e morte, nell'Argonne francese, e l'altro nel lusso dei salotti di burocrati e generali, che "giocano" sulle decisioni estreme d'armistizio mentre giovani combattenti nel corpo a corpo, rotolati nel fango, offrono la vita alla Patria. Ci si divide fra le scene sul campo di battaglia, col logoramento delle truppe che ha sullo spettatore un potere appassionante e commovente e quelle dedicate alle fasi di trattativa fra Germania, Austria-Ungheria e le potenze avversarie, Francia e Inghilterra in particolare. È il blocco del film a velocità ridotta, in cui si muovono alcuni fra gli attori più noti del cast – che in gran parte si avvale di esordienti e semi carneadi – e in particolare il tedesco nato a Barcellona, in Spagna, Daniel Brühl.
L'aspetto un po' negativo è la lunghezza del film, si poteva tagliare qualcosa, rendendolo meno prolisso in alcuni momenti.
Siamo distanti dal capolavoro del 1930, ma Berger ci regala una pellicola di gran pregio, crudo e spietato nel raccontare quella conflagrazione delirante che fu la Grande Guerra.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  14/05/2023 17:23:26
   9 / 10
Inutile entrare in particolari...parlano anche gli Oscar ricevuti, questo è il cinema, bellezza...!!! Semplicemente superbo

TheLegend  @  23/03/2023 03:46:57
   8 / 10
Crudo e potente, un ottimo film di guerra.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  18/03/2023 23:41:51
   9 / 10
La follia è raccontata in campo e controcampo fra la terra e il cielo, fra i corpi immobili e gli alberi secolari, fra il blu e il rosso del sangue e le stanze lunari drappeggiate di follia e ordini. La fotografia e la messa in scena respirano l'ossigeno dei campi dei boschi e il fumo dei mortai. Berger non si tira mai indietro (la scena dei carri armati sulle trincee) e tira dritto fino all'ultimo respiro scacciando redenzione e ricongiungimento, superstiti ed eroi, perché se la guerra follia è, non c'è conforto se non in un manifesto strappato o in una promessa che non potrai mantenere. Le immagini che rimangono alla periferia degli occhi sono tantissime, tra l'inferno della trincea e la cinica indifferenza della natura. Fra i boschi intatti e gli ospedali da campo grondanti arti segati. Entrambi parificatori, livellatori. Contrapposizioni per un lembo di terra da reclamare, da scavare, da seppellire, con corpi e bandiere. Infine il silenzio. Degna sepoltura, unica vera libertà.

Thorondir  @  17/03/2023 23:38:37
   6½ / 10
Il libro di Remarque (un capolavoro vero della letteratura di guerra) è un oggetto da maneggiare con cura. Avendolo amato temevo per cosa ne potesse venire fuori. Le mie paure sono state in parte confermate.

Questo film di Berger è un esempio di cinema classico, di racconto epico, delle immagini stirate qua e là ora per una velata vena autoriale ora per un sostegno alla storia (nel senso più banale e narrativo del termine). Sembra un film di guerra prodotto nella Hollywood degli anni '50 ma con la tecnologia del 2022. Il comparto tecnico fa egregiamente il suo, dalla ricerca della potenza delle immagini in senso "fofografico" e immersivo (non è caso del profluvio di centramenti del soggetto, plongée e contre-plongée) all'utilizzo di una fotografia calibrata a seconda degli scenari (anche se ci si muove sul solco di ciò che Deakins aveva già fatto con "1917"). È una classicità che cerca (e ci riesce) di sposarsi con il cinema contemporaneo dalla costruzione più arty e sofisticata e se è vero che ci si muove in un ambito derivativo non si può negare che il film sia molto ben costruito per appagare l'occhio.

Funziona decisamente meno la scrittura. Tutta la tensione umana, etica e morale del libro qui scompare del tutto. Il personaggio di Paul diventa automa rassegnato che tranne in una scena mai lo vediamo alle prese con una vera riflessione su ciò che gli sta accadendo e perché. In questa mancanza di complessità etico-psicologica e nella scelta di inserire anche le scene dell'armistizio il film finisce per optare per la strada facile della semplificazione da un lato e del didascalismo dall'altro, con la retorica (pur vera in questo caso) di militari che volevano combattere salvo mandare il socialdemocratico Erzberger a firmare. Si intravedono i prodromi di quel militarismo represso che non si sarebbe arreso ai fatti per rivenire fuori in forma pantoclastica con il nazismo. Ma anche in questo caso il film decide di fare un passo indietro preferendo dare allo spettatore un bianco e nero già dati piuttosto che avventurarsi nell'approfondimento dei grigi.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/03/2023 21:08:29
   7 / 10
Buon film, soprattutto dal punto di vista tecnico (la fotografia è incredibile, come pure la regia, soprattutto nelle scene iniziali). Purtroppo, dopo una prima mezz'ora assolutamente magistrale per intensità, il film rallenta molto di ritmo fino all'ultima mezz'ora, quando riprende la propria potenza. 40 minuti in meno e staremmo parlando di un capolavoro; così parliamo dell'ennesimo buon film della stagione, rovinato dalla lunghezza.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  05/03/2023 15:10:13
   7½ / 10
Terza trasposizione del libro di Remarque, che porta lo spettatore nel fango delle trincee per mostrare ancora una volta l'imbecillità della guerra, utile solo ad accumulare cadaveri e distruzione per il godimento perverso dei potenti. Pellicola intensa.

Light-Alex  @  28/02/2023 11:14:50
   7 / 10
Una delle narrazioni più classiche dell'orrore della I Guerra Mondiale, la guerra di trincea, trova la sua ennesima rivisitazione in questa versione del 2022 di "Niente di nuovo sul fronte occidentale", tratto dallo storico romanzo di Erique Marie Remarque.

Nel complesso lo sviluppo è abbastanza accademico e classico, non ho visto picchi di innovazione o nuovi spunti per coinvolgere lo spettatore, e nemmeno tagli di regia diversi dal solito.
Le sezioni meglio riuscite direi sono la prima mezzora, con l'antitesi tra le promesse della propaganda e lo shock dei ragazzi nel primo incontro con la trincea. E l'ultima mezzora, in cui il destino del protagonista è costantemente appeso ad un filo, e lo spettatore scivola nella stessa rassegnazione di Paul.

Diciamo che nel bilancio complessivo, risulta essere un film ben riuscito nella sua finalità "didattica" ed empatica, di raccontare l'effetto nichilista della guerra sull'uomo. Sicuramente questo è un film che punta sul raccontare in maniera semplice, senza spettacolarismi, senza artifizi, l'orrore della guerra. Alcune scene sono semplicissime ma terribili nel loro realismo e nella loro crudezza. Il male è narrato con una cruda schiettezza, non certo con lo spettacolarismo o l'esaltazione dell'eroe di turno, tipico dei film di guerra americani. La colonna sonora stessa è quasi assente, tanto si sceglie di puntare su un racconto ripulito da ogni possibile edulcorazione; nonostante ciò, in quei pochi momenti in cui la colonna sonora emerge, con quella cupa sirena/trombone inserita in alcuni momenti chiave, si fa sentire, rimane impressa.

Unica pecca, è che è film che non va oltre alcuni paradigmi del genere, ai quali rimane ancorato in modo molto (forse troppo) tradizionale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/02/2023 00:02:08
   7½ / 10
Tanti film antimilitaristi ci hanno parlato di quanto è assurda la guerra, e questo film è uno di quelli in cui l' "assurdo" è quasi grottesco ma incredibilmente vero.
Basta considerare il fatto che nell'ultimo giorno di guerra, quando gia' i "capi" si erano seduti al tavolo di pace, morirono piu' di 2.500 giovani.

Le vicende dei protagonisti ci colpiscono al cuore, la loro vita che hanno lasciato a casa sembra cosi lontana da affievolirsi sempre di piu', restano solo foto o biancheria intima a ricordare certe emozioni ormai sopite.

Eppure tutto era cominciato in modo cosi goliardico...

Riferendomi all'adattamento del romanzo sicuramente "All'ovest niente di nuovo" resta un capolavoro intramontabile, oltretutto uno dei primi film sonori sulla guerra.
Ma questo film Tedesco non è niente male.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  06/02/2023 13:15:52
   8 / 10
Che bell'anno che è stato il 2022. "Niente di nuovo sul fronte occidentale" è il classico film di guerra tedesco: asciutto, quasi freddo, fotografato in maniera incredibile e che non stenterei a definire minimale, come la sua colonna sonora. Non arrivi mai a provare quell'empatia verso i personaggi propria dei film americani e quindi non lo classifico come un capolavoro assoluto del genere, ma la sua freddezza garantisce al film di Berger di non scadere mai in quella retorica a buon mercato tipica di tutto ciò che non è "Il cacciatore", "Apocalypse now" e compagnia cantante. Raffinatissima la scena con "Ich ruf zu dir" di Bach e davvero potente il finale.

Kyo_Kusanagi  @  04/02/2023 20:22:10
   6½ / 10
Lunghissimo e straziante, ha problemi di ritmo sopratutto nella parte centrale e credo che sarebbe potuto durare anche 40 minuti in meno tagliando qualche scena senza togliere il senso del film. Buona interpretazione degli attori, ottima la ricotruzione delle trincee e dei campi di battaglia accompagnati anche da un'efficace fotografia e delle musiche dure, metalliche, minimal che trasmettono perfettamente il senso di inquietudine, di ansia e di terrore che si respira nei campi di battaglia. Duro da digerire ma è un racconto realistico di una delle più buie e terribili pagine della storia.

ValeGo  @  02/02/2023 08:40:38
   9 / 10
Un bel film di guerra che ne mette in luce le assurdità. Ben fatto e ben recitato. Da vedere

markos  @  28/01/2023 16:57:41
   9 / 10
Che bel film. Curato nei particolari. La scena della battaglia fa venire i brividi. Cruda e spietata, come solo la guerra può essere. Consigliato.

weareblind  @  27/01/2023 22:17:43
   7 / 10
Svolge bene il suo compito. Scene di guerra terribili e spettacolari. Molto ben fatto.

BlueBlaster  @  08/01/2023 19:23:46
   7½ / 10
Pellicola tedesca, migliore di molti colossal hollywoodiani sotto molti aspetti, davvero cruda e realistica che mi ha lasciato grandissima rabbia e tristezza!
Ottimo il cast (bravissimo il giovane Felix Kammerer) e curata la regia nonché tutti gli aspetti tecnici...di gran livello le scenografie e i costumi ma anche una colonna sonora tanto minimale quanto incisiva e cadenzata.
La trama non è di certo una novità ma colpisce sempre nel segno...io non amo i film sulla Prima Guerra mondiale a differenza di quelli sulla Seconda perché fu una guerra più "sporca" e statica senza le grandi operazioni dei servizi segreti, senza il nazismo, senza le tante nuove tecnologie belliche...nelle vicende della WWI si vede solo tanta sofferenza umana e questo film ne è l'esempio per l'ennesima volta!
Ultimi 15 minuti terribili!
Ma un bel film nel suo genere, meriterà l'Oscar al film straniero per cui sarà probabilmente candidato.

Wilding  @  03/01/2023 18:08:12
   7½ / 10
Davvero ben fatto, diretto e interpretato in maniera eccellente, realistico, interessante, istruttivo... Ottimo.

Beefheart  @  02/01/2023 10:07:15
   8 / 10
Buon film, dallo schema ultra-classico, forse già visto e rivisto, ma ben fatto. Anche perchè, 'sta volta, la visuale è quella crucca; qui sono i soldati tedeschi ad essere falciati dalle atiglierire nemiche mentre sognano di tornarsene alle proprie vite civili. Quindi il tutto si risolve in trincea, tanto fango, esplosioni, mutilazioni ed ironia della sorte. Tecnicamente molto ben fatto, realistico e suggestivo; prova attoriale assolutamente convincente. Film un po lunghetto ma promosso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  22/12/2022 18:28:06
   7½ / 10
Lungo ma fatto molt bene e per niente pesante , anzi , pesante lo è ma nel senso che le scene di guerra sonon molto realistiche , sporche e crude tanto da essere un vero pugno nello stomaco .
Bene gli attori a me sconosciuti . Sicura promozione

Goldust  @  14/12/2022 17:04:46
   7 / 10
Tutt'altro che innovativo ma un film di guerra crudo e girato bene, che tiene sul chi vive lo spettatore fino alla fine. Lo consiglio nonostante la durata impegnativa.

andrea9002  @  03/12/2022 08:25:04
   8 / 10
Spettacolare anche se non in senso stretto, di certo non è la classica americanata che inneggia all'eroe di turno... la guerra vista dal punto dei soldati e dei generali è molto diversa, a tratti molto duro e a tratti quasi commovente... uno dei migliori film sulla prima guerra mondiale.

cort  @  02/12/2022 23:29:08
   7½ / 10
Quasi magnifico, regia e fotografia di alto livello, direi tra i migliori del genere, pecca un po nella fluidità degli eventi che si intervallano con tagli di scena un pò troppo netti. Anche solo delle spiegazioni scritte più articolate che "tot. mesi dopo" avrebbero aiutato a comprendere meglio i fatti e personaggi.
Consigliato!!

Carloxxx  @  29/11/2022 23:55:51
   8 / 10
Non posso negarlo, sono letteralmente affasciato dalle pellicole di guerra, fin da bambino, ho visto bene o male tutti i film di quel genere, che valeva la pena guardare. Sono partito da ,Salvate il soldato Ryan, e poi via altro sangue nelle giungle del Vietnam con "We were soldiers",o nelle profondità degli oceani con "Das Boot"; in un altra epoca, o in un altro contesto, ma con la stesso identico tema: "la guerra".
Ogni film, che ho potuto guardare aveva una propria intima narrazione, un proprio linguaggio filmico ,nel raccontare qualcosa di realmente accaduto, e ognuno si contraddistingueva dall'altro. Spielberg con i suoni e con quelle immagini crude ma realistiche nel rappresentare l'orrore, oppure Malick: "la sottile linea rossa", un viaggio introspettivo nel soldato alla ricerca del senso delle sue azioni, come uccidere un altro essere umano senza un vero perché.
Di tutte le epoche nella quale si sono combattute le battaglie più cruenti, senza dubbio la prima guerra mondiale rimane storicamente, la più celebre.
La guerra perfetta, un meccanismo di morte ben collaudato, dove l'uomo inteso come essere umano con una propria coscienza, non esiste più; è soltanto quella carne da cannone e mitragliatrici, che la guerra reclama.
Ogni cosa è sacrificato per un bene più grande chiamato patria; la guerra esige che anche le uniformi; rattoppate alla meno peggio, siano riassegnate al prossimo giovane nel fior fiore dei suoi anni, ignaro di tutto.
Li vediamo prima arruolati nella scuola, arringati dalla classe dei docenti che infervorano i loro animi già indottrinati al culto dell'onore e della difesa della patria. Poi li vediamo al fronte, confrontarsi con tutto quello che non pensavano fosse la guerra. Infine anche negli ultimi giorni del conflitto, quando tutto sembra finito, le persone continuano a morire lo stesso, sotto il comando di generali ottusi, arroganti e miopi di fronte all'inutilità dei loro metodi, aumentando l'impressione di futilità.
Premetto che anni fa ,lessi il libro di Erich Maria Remarque, e mi piacque particolarmente; non ricordando tutti i particolari del libro, ma ho ritenuto il film allo stesso modo valido. Lo scenario, i vestiti, le scenografie, gli effetti speciali e così via sono tutti ai massimi livelli. L'attacco di fanteria contro i nidi di mitragliatrici risalta in tutta la sua brutalità. Sentirsi freddo, essere bagnati, circondati dal fango ed essere sporchi è incredibilmente realistico, per far sentire lo spettatore dentro alla trincea. Le musiche di sottofondo non sono in tutti i frangenti azzeccatissime, ma stiamo parlando di inezie.
Nella pellicola a differenza del libro, i personaggi sono un po' sterili, ovvero poco caratterizzati; instaurare una relazione significativa tra lo spettatore e i personaggi è quasi impossibile.
Il regista dal mio punto di vista,volutamente si discosta dal libro, proprio perchè le continue battaglie non danno il tempo allo spettatore di empatizzare con qualcuno; a mala pena in tutto l'arco della durata del film sappiamo qualcosa del protagonista principale(Felix Kammerer veramente bravo),cosa prova,le sue paure ecc ecc...
Nella pellicola si percepisce anche un senso di accusa, rivolto alla classe politica in generale:in tutte le epoche,sempre protratto testardamente guerre per proprio tornaconto personale.
Al termine della visione rimane comunque la sensazione di aver assistito ad un'opera importante: tecnicamente ineccepibile, un po' meno la parte della sceneggiatura e dialoghi.
Niente di nuovo sul fronte occidentale non fa pesare minimamente la sua durata, lascia lo spettatore per due ore e mezza perennemente con un costante senso di angoscia: l'amarezza nel pensare che queste tragedie sono realmente accadute e che forse qualcosa si poteva evitare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/11/2022 09:41:13
   7½ / 10
La guerra è una macchina perfettamente oliata, una catena di montaggio a ciclo perpetuo. La sequenza inizale è molto esemplificativa di questa logica perversa del riciclaggio dei vestiti e dell'equipaggiamente, sempre lo stesso perchè cambiano solo chi indossa, non l'equipaggiamente. Ne muore uno, sotto con un altro. Una logica che l'ardore giovanile non può intuire ed irretivo da cattivi maestri si arruolano nell'esercito e battezzati con fuoco. Niente di Nuovo sul fronte occidentale è un film bello a livello visivo, degno delle migliori produzioni ad alto budget. Tiene più sullo sfondo le ragioni storiche del conflitto per scandagliare l'animo di chi combatte e muore inutilmente al servizio di fini bellici più idealistici che realistici. Se è vero che a livello di contenuti non aggiunge niente di particolarmente rilevante, è altrettanto vero che certi concetti bisogna sempre ribadirli.

JohnRambo  @  09/11/2022 11:22:58
   5 / 10
Solo i tedeschi realizzano film del genere.
Il film parte bene ma da subito si intravede la firma "nazionale", per paradosso, ultrarealista, niente musica, personaggi inquietanti che vorrebbero venderci come persone comuni ed invece sono veri e propri psicotici privi di volontà. In un solo caso, durante una diserzione per "amore" di tre donne, si staglia una personalità degna di nota, in tutti gli altri, parliamo di replicanti. La presenza di un superiore fanatico nemmeno perdona loro una violenza congenita ed irreggimentata che fa pensare molto: soprattutto a quanto pericolosi siano questi popoli inclini ad un inquadramento di massa, totalmente disconnessi di cervello e senso critico, e cosa possano diventare quando gli estremismi filosofici e ideologici prendono il sopravvento. Si è visto, a distanza di poco più di vent'anni, che i loro figli furono identici ai padri, e ancora più spietati. Non so quanto di loro viva nelle nuove generazioni, che mi auguro un po' più capaci di riflessione individuale anche in un clima militare. Ma se il cinema da un'idea generazionale, così cupo e tetro anche in pellicole dove non ce ne sarebbe bisogno (ricordo un film su un giovane pianista prodigio, dalle atmosfere *analoghe* a quelle di questo film, ma anche un altro orribile da me tempo fa recensito) direi che non ci sia molto da scherzare.
Le uniche apparizioni che trasformano il film sono le scene con Daniel Brühl, nei panni di un personaggio storicamente esistito, ed in quelle occasioni, forse anche per la superiore qualità della sua recitazione, si respira vera aria cinematografica.

Signor Wolf  @  07/11/2022 20:33:34
   8 / 10
Hanno fatto 3 film da questo libro, tutti e' tre sono ottimi!
Finalmente un cinema tedesco di alto livello come non si vedeva da tempo!

Jumpy  @  05/11/2022 20:52:41
   7½ / 10
Ricordo il libro nelle sue linee generali (vaghi ricordi di scuole superiori) , non ho ben presenti i precedenti film (degli anni '30 e del 1979).
Questo l'ho trovato molto coinvolgente già dai primi minuti, ci si immedesima subito nei giovanissimi protagonisti, alcune scene sono agghiaccianti nella loro apparente semplicità

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Fotografia ed ambientazioni sono tecnicamente perfette.
Unico neo, la regia che ho trovato un po' freddina e distaccata (forse anche per lasciare spazio alla crudeltà della narrazione) ma le due ore e mezzo volano senza pesare minimamente (contrariamente a quanto si possa credere visto il tema non esattamente leggero e d'intrattenimento).

Febrisio  @  04/11/2022 23:31:23
   8 / 10
Trasporta lo spettatore sul campo di battaglia, seguendo il protagonista tedesco in un susseguirsi di fatti ed ingiustizie che lasciano lo spettatore abbandondato a se stesso, ma non indifferente. Visivamente splendido. È da vedere almeno una volta.

camifilm  @  01/11/2022 22:42:15
   6½ / 10
Tecnicamente è ben fatto, dovrò rivederlo qualche volta per una valutazione più accorta.

Il tema è ben riportato a schermo. I comandanti, i soldati che poco prima erano semplici ragazzi convinti di andare in guerra a onorare la patria con facilità,... ecco insomma... gli elementi di sono tutti e sono sempre gli stessi.
Non ho trovato elementi innovativi. Forse più un docu-film fatto benissimo, che un film dove si sviluppassero dei personaggi emotivamente coinvolgenti o che venisse dato un messaggio diverso da quello che altri film e serie hanno dato in modo migliore soprattutto l'elemento della gioventù ingannata dalla propaganda e mandata in guerra.
Troviamo questo sentimento elemento nel film "una birra al fronte" in modo molto più intenso e curato. Lo ritroviamo anche ne "la caduta" ... gli ultimi giorni di Hitler coi ragazzini ancora che arrivavano al fronte e frenati dai vecchi militari tedeschi a non andare oltre, con molta difficoltà.. la guerra era persa, ma i ragazzini convinti dalla propaganda sino l'ultimo andavano al fronte con un fucile e basta.

Questo film merita visione e riconoscimento. Peccato che non porti nulla di nuovo vista la bellissima impostazione cura e storia.


Mi piace molto il suono del trombone che si sente durante il film, non ho afferrato il significato. Una cosa cupa, triste, avvilente. scrivetemi se avete una idea in merito.

AMERICANFREE  @  01/11/2022 19:31:26
   7½ / 10
Ottimo film di guerra, veramente molto realistico e commovente. Terribile la guerra sul fronte occidentale nella prima guerra mondiale, morirono 7 milioni di soldati.

Mauro@Lanari  @  31/10/2022 04:59:37
   5½ / 10
Niente di nuovo sul fronte cinematografico. Purtroppo non è un film d'autore, uno di quelli che, dopo aver metabolizzato pacifismo e antimilitarismo, prova ad approfondire l'argomento in cerca delle origini (anche metafisiche) del male, dell'odio, dell'orrore. Già Kubrick fece trascorrere circa 3 decenni per passare dal 1° al 2° livello, cioè da "Paths of Glory" (1957) e "Dr. Strangelove" (1960) a "FMJ" (1987). Pure Spielberg impiegò un minimo di tempo per il transito da "Saving Private Ryan" (1998) a "Band of Brothers" (2001). I registi migliori hanno colpito nel segno al primo tentativo: Coppola con "Apocalypse Now" (1979), Klimov con "Idi i smotri" (1985), Nolan con "Dunkirk" (2017). Nel 2019 il "1917" di Mendes aveva poche scene funzionali a scavare nell'oscurità, mentre "Platoon" (1986) va considerato com'una delle opere di Stone dedicate ad affrontare drammi e miti della sua generazione, i 4 lungometraggi d'Eastwood (il Gunny d'"Heartbreak Ridge" [1986], il dittico del 2006 "Letters from Iwo Jima" & "Flags of Our Fathers", e "American Sniper" [2014]) si pongono altri obiettivi, idem "La vita è bella" (1997) e "La tigre e la neve" (2005) di Benigni, "M*A*S*H" (1970) d'Altman e persino "The Thin Red Line" (1998), dove Malick applica il suo tipico flusso di coscienza a questo genere di film. Forse i 147 minuti di Berger servono giusto a sensibilizzare la clientela di Netflix all'odierne vicende belliche, ma non sanno andare oltre: l'immediatamente successiva influenza spagnola causò molti più morti e in un arco cronologico minore.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2023 23.17.50
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Snooperfly  @  30/10/2022 18:20:48
   10 / 10
Tutte le atrocità della prima guerra mondiale racchiuse in un film. A parer mio uno dei migliori film sulla guerra in assoluto, un capolavoro da vedere assolutamente.

Tuco ElPuerco  @  28/10/2022 23:04:04
   9 / 10
Assolutamente eccezionale.
Due elementi su tutti:
1) Una fotografia fuori di testa
2) La visuale iper realista (sia visivamente che moralmente) del soldato. Potevo esserci io al posto di ognuno di loro.

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