the neon demon regia di Nicolas Winding Refn Danimarca 2016
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the neon demon (2016)

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locandina del film THE NEON DEMON

Titolo Originale: THE NEON DEMON

RegiaNicolas Winding Refn

InterpretiChristina Hendricks, Keanu Reeves, Jena Malone, Elle Fanning, Abbey Lee

Durata: h 1.50
NazionalitàDanimarca 2016
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2016

•  Altri film di Nicolas Winding Refn

Trama del film The neon demon

La giovane Elle Fanning interpreta un aspirante modella che si trasferisce a Los Angeles. In quel luogo verrà presa di mira da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza che reclameranno tutto quello che la giovane possiede.

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Voto Visitatori:   6,71 / 10 (97 voti)6,71Grafico
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Voti e commenti su The neon demon, 97 opinioni inserite

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Cinder  @  31/03/2024 18:30:29
   10 / 10
Un Refn eccezionale.

zerimor  @  12/11/2023 16:11:54
   8 / 10
Che spettacolo! Refn sfoggia tutto il suo talento e realizza una pellicola di rara eleganza. Regia e fotografia assieme all'unisono danno vita a un'estetica eccelsa, ma non è l'unico pregio ovviamente. Prova degli attori ottima e ritmo in crescendo, il quale esplode in tutta la sua "furia" verso la fine.
Dategli uno "sguardo", non ve ne pentirete. Di film così ce ne sono pochi.

Alebriso  @  20/01/2023 00:18:22
   7 / 10
La ricerca ossessiva e distruttiva della bellezza e della perfezione: una tematica ricorrente e narrata spesso e sotto varie forme. In The neon demon Refn decide di raccontarla non tanto attraverso gli eventi o attraverso una storia articolata o personaggi sviscerati, ma attraverso le immagini. Ogni scelta registica e fotografica è estremizzazione estetica. Attraverso la decisione di una perfezione stilistica, al limite del maniacale si metaforizza il male e il vuoto distruttivo e fagocitante che si celano dietro questa moderna ricerca sempre più patologica della bellezza esteriore.
La fotografia spettacolare e elegantemente piena si contrappone volontariamente all'aridità della storia e dei personaggi, ai loro sguardi spenti, specchio di un'anima vuota, ormai inesistente. È un film ammaliante e disturbante allo stesso tempo, una dicotomia che rappresenta abilmente l'essenza di questo mondo che dietro la patina sgargiante nasconde spazi bui e marci.

goophex  @  17/01/2023 18:35:18
   7½ / 10
Impossibile catalogare questo film che ho certamente apprezzato di più rispetto alla precedente pellicola "solo dio perdona".
La storia di base può sembrare abbastanza banale e stereotipata ma il modo in cui viene raccontata dal regista è davvero superbo in termini di atmosfere, suoni, regia, fotografia e musica. Una vera e propria opera d'arte in termini estetici!
Di horror non c'è nulla, le 3 scene cruente riprodotte verso la fine sono talmente stilizzate che non suscitano disgusto o fastidio ma ammirazione.
Tanto onirico e surreale quanto crudo e tangibile.

Trama: 6
Sceneggiatura: 7
Atmosfera: 9
Fotografia: 9
Recitazione: 7
Colonna sonora: 8

fedewarrior  @  27/03/2020 23:12:35
   9 / 10
voto alto, ma il film è uno di quelli che non si dimentica, se si apprezza un certo stile.

visivamente è strepitoso, la colonna sonora si sposa alla perfezione con tutto il resto, l'atmosfera onirica e disturbante mi ha ricordato Lynch, ma anche tantissimo un film che all'apparenza non c'entra nulla, -Picnic ad Hanging Rock-

Il messaggio del regista arriva comunque chiaro e forte, nel complesso mi ha gelato il sangue. l'unica cosa che non mi ha convinto del tutto, il cambiamento di personalità della protagonista a seguito degli eventi.

Da vedere assolutamente.

Jokerizzo  @  14/03/2020 17:29:26
   10 / 10
Un piccolo capolavoro incompreso e sottovalutato che solo un regista come Refn poteva regalarci!

mauro84  @  05/08/2019 21:08:26
   7 / 10
Ecco il film visionato oggi, un film con trama particolare, una sua visione trasmette come narcisismo ed l'apparenza inganna, come l'esser perfette ed innocente sia solo uno specchio della vita. particolare, visionario ed metaforico.
Il film che non t'aspetti, carino ed meritevole.

Eelle Fanning: diva, giovane, wow, pazzesca ed perfetta ...
Christina Hendricks: l'attrice si prende la sua parte, ha il suo fascino e sa recitare
Jena Malone: concorrenza sleale alla bellezza... ci sa fare
Keanu Reeves: una piccola parte in un film di "donne"

Il regista Refn, non nuovo, anzi, firma la sua presenza a Cannes con questo gran film, fa capire tante cose... cura la fotografia con ottimi giochi di luci ed ombre, ottime scene, alcune belle, altre trasmette noia... piaciute le colonne sonore.
Un gran regista pronto la grande salto.

DIffidente al suo inizio, post film con un sorriso, consapevole che è stato un bel film, a tratti meritevole ed molto interessante.

Alex2782  @  11/03/2019 23:49:22
   6 / 10
Non saprei ne dargli un voto alto e nemmeno bassissimo, un film fuori gli schemi. S

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  11/02/2019 09:12:15
   8 / 10
Refn non è un regista per tutti, mai girato un film banale in vita sua . Detto ciò questo neon Demon parla in forma volutamente esagerata, della corsa a essere il migliore,il più perfetto e sublime al mondo. Quale argomento migliore del mondo moda e modelle per parlarne? Visivamente è sublime, la prima scena riassume perfettamente tutto il film. La musica è parte integrante e la Fanning è semplicemente perfetta per la parte, bella e pericolosa nella sua bellezza angelica. Cosa non si farebbe per risplendere davanti al mondo che ti guarda? Anche nutrirsi di cotanta bellezza e splendore. Crudele al punto giusto nel descrivere la nostra società attuale,parassita e cattiva. Bellissimo il finale

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/01/2019 19:10:00
   7 / 10
Film non semplice, confezionato con molta cura e talento. Dramma che lancia uno sguardo allucinato sul vampirismo sociale all'interno del tricarne cannibalico del mondo della moda. Opera adeguata a palati di un certo tipo.

horror83  @  08/12/2018 16:09:39
   6½ / 10
Stilisticamente e visivamente un bel film, la trama è abbastanza interessante ed è stata brava l'attrice protagonista, però in certe scene l'ho trovato lento (che nn vuol dire noioso) e questa lentezza, o lungaggine, porta il film ad essere un po' pesante da seguire. in più essendo che dura 2 ore quelle lungaggini te lo fanno apparire un film che ne dura 3. L'ho visto una volta ma penso che non lo rivedrò più.

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jek93  @  18/10/2018 16:22:38
   7½ / 10
Sicuramente Ren se ne passa con i suoi eccessi sadici in più di una scena, altrettanto sicuramente se ne passa con l'atmosfera onirica e sognante che rischia di allontanarsi dalla vera sostanza narrativa.

Con ciò detto, The Neon Demon è sicuramente un'opera d'arte che merita di essere vista, analizzata, compresa, ma che poteva essere molto migliore.

JOKER1926  @  12/07/2018 18:22:28
   6½ / 10
"The neon demon" , film di Nicolas Winding Refn, senza troppi giri di parole, non rientra nella categoria dei film commerciali, si tratta di una pellicola che potremmo definire come "sperimentale."
La storia del Cinema è zeppa di produzioni d'autore e improntate su uno sperimentalismo sfrenato; molti registi hanno scritto pagine importanti, altri hanno dato uno spunto e qualche dignitoso contributo.
In questa linea mediana inseriamo, ad esempio, "The neon demon". Il film si sviluppa da una trama sfilacciata e cerca di destreggiarsi attraverso uno schema alternativo.
Lynch, Aronofsky , tanto per citare qualche illustre firma, potrebbero esser presi in considerazione per analizzare il mondo di "The neon demon". Siamo dinanzi ad un lavoro unilaterale ove lo spettatore potrebbe anche non trovare la minima corrispondenza.
La pellicola del 2016 è un film basato su colori forti e su sequenze forti. I personaggi sono buttati nella mischia per un semplice processo di inerzia; difficile captare situazioni profonde. Artisticamente il film, specie nelle sequenze finali, si rifà dannatamente a "Suspiria" di Dario Argento , già questo è un dato non banale, la cosa diventa abbastanza apprezzabile.
Il consiglio per lo spettatore è quello di visionare il film senza troppe aspettative, specie per quanto concerne la sfera contenutistica; l'ideale è vedere il prodotto soffermandosi sulla scenografia e sulle atmosfere offerte, davvero interessanti.
Alla fine , presumibilmente, resterà poco per quanto riguarda personaggi e proiezioni narrative, ma anche a distanza di tempo dalla visione, qualche scena e i colori artistici resteranno impressi.
Arte alternativa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  06/10/2017 15:10:29
   7½ / 10
freddo,glaciale,asettico e soprattutto malato e diabolico ..Un vero thriller con elementi horror anche se con poco sangue matanta tensione ..
Superbamente girato,montato e con una colonna sonora proprio bella .
Molto bene la Fanning nel ruolo della vittima inconsapevole . Grande Refn.

Mildhouse  @  07/09/2017 13:41:50
   7½ / 10
Libidine per gli occhi, orgasmo per le orecchie, trama classica ma non priva di una sua morale. Ma in questo film la trama la devi intuire , ed é questo aspetto, assieme al fenomenale comparto tecnico a cui ho prima accennato, a renderlo un validissimo film

actsofworship  @  31/08/2017 12:00:33
   7 / 10
La pellicola ha un suo discreto fascino, un fascino freddo e alienante relativo comunque alla rappresentazione di quel vuoto e squallido mondo della moda. Tutto appare statico e sterilizzato, a partire dallo sguardo della potagonista, che man mano che riesce a farsi strada in quel mondo tanto desiderato è come se perdesse una parte di coscienza e vitalità. In questo caso lo stile violento e frenetico di Refn viene sostituito da una denuncia provocatoria non indifferente.
A parte qualche surrealismo psichedelico da gialletto trash anni '70, il tutto rimane comunque su buoni livelli. Senza dubbio però non si colloca tra i migliori del regista danese.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  25/08/2017 10:42:34
   7 / 10
I lunghi silenzi, le splendide immagini con luci psichedeliche e la musica rindondante raccontano perfettamente il mondo della moda e il tentativo a tutti i costi di fare carriere...sulle spalle (ed altro) delle "colleghe".
Refn realizza un horror sperimentale sicuramente piu' riuscito del precedente "solo dio perdona" dimostrando che anche con un soggetto poco originale si possono raggiungere buoni livelli.
Ottimo anche il lavoro del cast dopo una bella e brava Fanning ruba la scena.

krystian  @  11/08/2017 08:08:50
   10 / 10
Visivamente impressionante, con una cura a dir poco chirurgica per le inquadrature, i colori e la fotografia. Per me uno dei migliori thriller/horror del 2016, un'esperienza visiva ed emotiva devastante e scioccante. Forse come contenuto si poteva migliorare, ma alla fine cos'è la bellezza (nel campo della moda) se non un involucro vuoto…
Non è un film per tutti, anzi.

biagio82  @  16/07/2017 23:30:32
   8 / 10
cosa dire di questo film,davvero un piccolo capolavoro, esteticamente perfetto con attrici davvero bellissime e bravissime capaci di farti provare freddezza nonostante la bellezza da loro rappresentata.
ogni fotogramma è un esercizio di stile unico e incredibile calato in una storia narrata con lentezza ma che esplode in un finale raccapricciante e disturbante.
un film difficile che può non piacere a tutti, ma che secondo merita una visione

Thorondir  @  13/05/2017 10:29:48
   8 / 10
Refn si conferma un regista raro nel panorama odierno. The neon demon non è solo trionfo dell'immagine su tutto il resto, non è solo il ritorno alla prima e più pura forma della settima arte, proprio l'immagine, è soprattutto un affresco dell'importanza esteriore nell'epoca dell'estetizzazione di ogni cosa, nell'epoca degli specchi e del volersi diversi (quante immagini nel film sono rese attraverso gli specchi?). D'altronde come dice una delle modelle "nessuno ama se stesso così com'è" e il desiderio, la pulsione della bellezza, porta al narcisismo assoluto, alla negazione sentimentale e appunto al trionfo dell'immagine da anteporre alla realtà esterna. L'occhio vuole la sua parte si dice. Il finale ricollega un cerchio che Refn aveva aperto sia concettualmente che formalmente e stilisticamente. Si potrebbe continuare a lungo sul senso profondo che Refn ha cercato di dare al film, dipingendo Jesse più come una carnefice che una vittima, ma mi limito a sottolineare lo straordinario connubio tra suoni e immagini (la scena del night club è estasi pura) e un utilizzo della fotografia talmente massiccio e formidabile da sembrare un vero e proprio personaggio aggiunto.

A questa positività diffusa si aggiunge ciò che per me è meno importante in un film, cioè la scrittura rispetto all'immagine. Refn conferma ancora i problemi di sceneggiatura che aveva già dimostrato in Drive e Solo dio perdona: non tanto delle storie incapaci di farsi veramente carne dell'opera, quanto banalità di scrittura proprio a livello di dialoghi, situazioni, svolte di trama. In ciò forse non viene aiutato dalle sue attrici, troppo "impostate" e finte per riuscire a dare reale fluidità allo screentime che Refn dedica alle parti più canoniche e dialogate. Un peccato che forse ho visto solo io, ma che si perdona ad un film di questo tipo.

Refn può piacere o no, può sembrare piacione o genio, ma l'unica cosa certa che si può dire di lui è che nel mercato di oggi (perchè questo è) è uno dei pochi rimasti che cerca ancora di fare cinema.

paco1995  @  02/05/2017 17:22:02
   8 / 10
Adoro questo regista, che ha diretto l'immenso Drive. Inquietante, surreale, onirico, disturbante. Un film da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  27/04/2017 12:31:52
   7 / 10
Refn si "purifica" definitivamente dalle crude vicende delle sue prime opere e irrompe nello sperimentale, nel visivo, nel metafisico e nel minimale..... risultato?
discutibile.... il talento c'è, senza dubbio, ma il film non ti smuove... non ti affascina come dovrebbe... rimane freddo, senza grandi sussulti emozionali..... Refn tenta di avvicinarsi a Von Trier per certi versi ma ne è privo di poesia.... Tuttavia rimane una pellicola interessante e visivamente notevole.....
p.s. ma occorreva smuovere Keanu Reeves per quel ruolo di *****?

nouhanda  @  24/03/2017 09:53:00
   9 / 10
Bellissimo, visivamente eccellente, musiche coinvolgenti. La trama è essenziale, le scene sono volutamente lente e sincopate, il messaggio arriva forte e indelebile.
Consigliato.

Tuco ElPuerco  @  01/03/2017 10:57:00
   9 / 10
Credo che sarà senza ombra di dubbio uno dei film piu' belli che vedrò in questo 2017. Immersivo , visivamente e sonoramente un esperienza vera e propria.

maitton  @  06/02/2017 08:09:56
   8 / 10
A mio giudizio è il miglior film di Refn.
Visivamente è uno spettacolo puro.

VincVega  @  03/02/2017 13:57:11
   8½ / 10
Refn è così, o lo ami o lo odi, io lo amo.
Un film disturbante, surreale, onirico, visionario.
A fine visione sono rimasto fermo per un po', quasi paralizzato, era diverso tempo che non mi capitava.
Refn svolta, qua la trama è esile, il mondo della moda, i corpi femminili, il regista danese si prende un grande rischio.
Le immagini sono direttamente proporzionali alla superficialità di questa società in cui entra la protagonista, perchè questo è l'unico modo in cui si può rappresentare, almeno x Refn.
Le musiche algide e potentissime di Cliff Martinez, perfettamente speculari alle immagini, certi momenti sembrano quasi allucinogeni.
"The Neon Demon" è un'esperienza visiva (e sonora) in cui immergersi, una tensione perenne, una disturbante parte finale.
Colpito dalla bellezza e dalla bravura delle protagoniste, in particolare Abbey Lee.
Non è un film x tutti, la critica si è divisa, diversi fischi alla proiezione a Cannes, il pubblico non l'ha premiato, flop al botteghino.
Personalmente nella mia "Top 3" del 2016.

addicted  @  01/02/2017 22:36:48
   9 / 10
Refn non ammette mezze misure e quindi o lo apprezzi o lo detesti. Personalmente lo ritengo uno dei più grandi autori contemporanei e The neon demon è stata una visione esaltante. L'ho apprezzato più di Drive e soprattutto più di Only God forgives, che mi aveva un po' amareggiato sembrandomi slegato e troppo cerebrale. Quest'ultima prova, invece, brilla letteralmente di luce propria per la ricchezza inesauribile di magnifiche invenzioni visive. Ma è una luce sinistra, molto inquietante. La superfice splendente di questo film cela qualcosa di morbosamente malsano che lascia a disagio anche a distanza di tempo dalla visione. Da non perdere!

markos  @  24/01/2017 13:48:25
   7 / 10
Film che raggiunge in pieno il suo messaggio.
Narcisista.

Filman  @  23/01/2017 19:33:33
   9½ / 10
Se un regista come Nicolas Winding Refn, il quale fa dell'ammaliante componente visiva una delle sue fondamentali peculiarità artistiche, dirige un film sulla bellezza, sull'autoconvinzione, sul narcisismo e sull'invidia vuol dire che si parla di un'opera autocritica e metatestuale, e il medium adoperato contribuisce a specificare cosa è l'artificio e dove finisce, ma soprattutto THE NEON DEMON dimostra l'irrefrenabile voglia dell'autore danese di rinnovarsi: la tecnica formale, semplicemente innovativa nel moderno utilizzo del mezzo, preferisce usare al minimo indispensabile un tono assurdo abbracciando un'impressione più silenziosa e credibile, racimolando e disperdendo un quantitativo di invenzioni estetiche estremamente vasto, nonostante un minimo comun denominatore fondato sulla luce e i suoi giochi, brillante nello sfruttare la silhouette come unico soggetto. Le svariate sfumature che le immagini propongono all'interno di questo capolavoro rappresentano quella che per Refn è una autorivoluzione, caratterizzata da un'esplorazione nella femminilità eccezionale per chi ha sempre avuto un interesse verso la virilità, e con un equilibrato rapporto tra forma e sostanza più unico che raro.

lupin 3  @  14/01/2017 13:15:12
   7½ / 10
marcogiannelli  @  13/01/2017 23:04:57
   8½ / 10
Ci sono fin troppi temi:
la purezza di Jesse, sia nell'animo, che nel fisico, che si scontra con le modelle rifatte e già del mestiere
i simboli che si susseguono nel film, dai triangoli, agli specchi
la regia, ispiratissima, di un Refn caldissimo
la violenza, che da quello che mi aspettavo è anche troppo edulcorata
le interpretazioni, di attrici scelte benissimo e anche la migliore di Keanu Reeves (ma è la Malone il cuore puro del film)…in generale ogni viso ci rimane impresso
i colori: e che gli vuoi dire, la fotografia, tutto è perfetto
la Musica di Cliff Martinez, con la M maiuscola, perfetta
una storia originale, che oltretutto può essere allargata in altri ambiti, tanto da dare libera interpretazione a quello che vediamo, potrebbe essere vero o tutto una grossa metafora
"La bellezza è tutto"
Il ragazzo che sta con lei, che crede nella bellezza dell'anima ma che sta con Jesse solo per la bellezza e che cade, una delle scene più crude per ognuno di noi
Il reale che cade nell'irreale.
Non racchiudere il film nel genere horror, vi prego
è un fo**utissimo capolavoro.
Punto
(http://www.badtaste.it/2016/06/12/bad-movie-the-neon-demon-nicolas-winding-refn/177383/
per una volta Alò credo che c'entri il punto sui sottotesti)

ZanoDenis  @  13/01/2017 15:33:54
   8 / 10
Semplicissimo a livello narrativo, basato su una metafora facile da interpretare, non richiede nemmeno sforzo, ma dura ed estrema, come la sua rappresentazione, Refn ci trasporta in un mondo di luci al neon accecanti, usando delle colorazioni estreme, in qualche modo il colore sarà pure collegato in maniera espressiva al racconto.
Un'estremizzazione del concetto di bellezza, portata all'esasperazione, al punto da mangiarla, un esasperazione del concetto di successo voluto, conquistato con le unghie e con i denti, il titolo evocativo ci sta tutto, perché il regista ci trasporta in questo inferno fatto di luci al neon, di sequenze altamente psichedeliche che ci distolgono da una realtà sempre più grottesca, sempre meno credibile man mano che ci si addentra in un mondo del tutto nuovo, un mondo di apparenze e narcisismo, un mondo di attrazione malata, ossessiva e torbida, non verso qualcuno o qualcosa, ma verso se stessi, tutto cibo spazzatura che serve per nutrire un ego che cresce smisuratamente e porta all'autodistruzione.
Profetico, enigmatico, tutto sommato anche diretto, il nuovo Refn si muove su questo stile, magari anche lui stesso è vittima di un torbido narcisismo, ma considerata la fattura della pellicola, questa volta è permesso.

TheLegend  @  30/12/2016 22:17:47
   7 / 10
Come al solito Refn sforna un lavoro visivamente eccelso ma questa volta a mancare sono le emozioni e un pò la storia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  16/12/2016 18:29:19
   7½ / 10
Visivamente eccellente, è un film che disturba parecchio. Impossibile classificarlo, non appartiene a nessun genere. Del resto, ritenerlo un semplice esercizio di stile sarebbe riduttivo.
Ottimi i protagonisti, sensazionali le musiche.
Non per tutti.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  09/12/2016 16:02:00
   8 / 10
Decisamente meglio rispetto al lavoro precedente, Refn si allontana molto dal concetto classico di cinema per realizzare una vera e propria opera d'arte moderna.
Magnifici i colori, i suoni, le musiche e le interpreti, un po' meno invece la scrittura. Ma non credo sia un problema del regista, forse solo nostro.

Rollo Tommasi  @  10/11/2016 20:12:11
   8 / 10
Mezzo voto in più per la sfavillante fotografia, che abbacina i sensi con il suo fastoso turbinio di colori affondati nel sangue, ed una sceneggiatura consapevolmente scarna, essenziale, tagliente.
The Neon Demon è un horror della modernità, ambiguo ma verace, che sventra senza ipocrisie i falsi idoli dell'alta moda, raccontando (alla maniera silenziosa e spesso compiaciuta di Nicolas Winding Refn) il pericoloso iter di affermazione di una giovane modella, dotata per natura di una bellezza pura e virginale di cui tutti, anche gli animali selvatici, vogliono nutrirsi. La lezione del regista è intuitiva: nella lotta per il successo, riescono a sopravvivere unicamente i più spietati e determinati, disposti a fagocitare i più deboli ed indifesi (l'angelicata creatura Elle Fanning) senza scomode implicazioni morali.
Allusioni sessuali ed ambiguità (incarnate dalla diabolica, respressa Jena Malone) fanno da sfondo ad una narrazione complessa e visiva, che non tutti potranno apprezzare. Inaccessibile per chi cerca polt e dialoghi più corposi.

InvictuSteele  @  08/11/2016 20:53:09
   7½ / 10
Grandissimo film, un dramma che parla di cosa? La perdita d'innocenza? La fascinazione per la purezza? La malvagità di fronte alla bellezza? Questa è l'epopea di una giovanissima modella che da ingenua e sempliciotta realizza di avere tra le mani un potere enorme e che forse non sa gestire. The Neon Demon è molto di più di un semplice film, dal ritmo disteso e dai colori accesi, strizza l'occhio all'idea Lynchana di film, e ciò mi ha colpito particolarmente, tanto il plagio è voluto e riuscito. Un dramma che mescola al surreale, il bene che si trasforma in male, e il regista segue passo dopo passo la vicenda con grande mestiere. Particolare, rilassato, macabro, onirico... bellissimo ma sicuramente destinato a pochi.

jason13  @  02/11/2016 05:24:13
   8 / 10
Abbagliato da tanta bellezza dall'inizio alla fine. Gran film veramente che rivedro' molto presto. Consigliato non a tutti ovviamente....per chi che si entusiasma con i film della marvel o per i film delle solite case infestate consiglio di stare alla larga da questo capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  31/10/2016 15:11:25
   7½ / 10
Film intrigante ed affascinante. Visivamente molto bello, ottima anche la colonna sonora.
La storia è disturbata e disturbante, ricca di citazioni.
Refn sicuramente non passa inosservato.

7219415  @  30/10/2016 17:58:12
   6 / 10
Un po' esagerato
il ghost fa il panico

Oskarsson88  @  29/10/2016 22:55:27
   8 / 10
Difficile votare un film del genere, stilisticamente pazzesco con una fotografia accattivante e una colonna sonora electro soft assieme ad un manipolo di topine manipolative, un horror dark non horror comunque piuttosto malato, che va ad avere temi principali l'invidia, l'innocenza, il mondo della modo e il suo opportunismo. Comunque di ottimo impatto visivo, Refn non delude!

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/11/2016 20.14.28
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Jumpy  @  26/10/2016 00:34:44
   7½ / 10
Stilisticamente e tecnicamente perfetto, l'impatto visivo è straordinario, come genere ... a chi piace l'horror a base di splatter e litri di passata di pomodoro fin dai primi minuti resterà molto deluso.

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Per la gran parte è più che altro un thriller, si gioca sul filo della tensione, tra invidie, rancori, rivalità... la trama, gira e rigira, si potrebbe sintetizzare in due righe... i dialoghi, a raccoglierli tutti, magari non arriverebbero ad una manciata di paginette... il tutto si gioca sulle immagini... come se fossero una serie di straordinarie fotografie messe in sequenza una dietro l'altra, in cui lo spettatore, vista anche la lentezza dei passaggi, può perdersi, soffermarsi, ammirarle.

Ecco forse è eccessivamente lento in alcuni passaggi, a volte sembra girare un po' in tondo e certe scene hanno un taglio da videoclip più che da cinema, nella seconda parte si vira decisamente verso il visionario ed assume una componente simbolica... il finale, infatti, sembra sottintendere diverse chiavi di lettura.

benzo24  @  25/10/2016 11:01:29
   10 / 10
Capolavoro di Refn

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  25/10/2016 10:39:21
   7 / 10
Massimale esaltazione estetica, esercizio di stile -per una volta da non intendersi nell'accezione negativa del termine- in cui i virtuosismi registici si sprecano per levigare, abbellire, colorare e rendere attraente una superficie sotto la quale si muove un orrore primitivo, consegnato senza troppe moine e giustificato in modo elementare dall'essenza prevaricatrice della natura umana.
Da una sceneggiatura scheletrica, simile alle protagoniste di questo suo ultimo lavoro, Nicolas Winding Refn estrae un film meraviglia per la vista, in cui però ogni sentimento è raffreddato dalla glacialità di un mondo restituito (forse) in forma ferocemente satirica o che è semplicemente immagine riflessa di noi stessi, attraverso il superfluo, la bugia ed il mendace luccichio, alimentati dallo sfrenato desiderio di visibilità, apparenza e arrivismo.
Una probabile riflessione amara improntata sulla forma, riempita di sequenze da applausi (quella del party, il set fotografico con relativa metaforica scena di stupro, gli ultimi venti minuti) in cui i maschi, solitamente protagonisti prediletti del regista danese, vengono messi in disparte, utilizzati come fantocci mossi da istinti patetici, ferini o dettati da una posizione di potere che non li eleva da una dimensione dominata dal corpo femminile e dove il massacro cannibalico ha luogo ogni giorno.
Se discutibile è l'utilizzo della bella ma poco carismatica Elle Fanning, è invece centrata la figura della fenomenale Jena Malone, inquieta rappresentante del marciume celato nel gioco della seduzione, dall'istinto malevolo nascosto nella celebrazione del bello.
A mio parere meno convincente rispetto i precedenti lavori in "The Neon Demon" é palese il tentativo di discostarsi dal successo commerciale di "Drive" per intraprendere un percorso molto più arty e indipendente, al tempo stesso l'indiscutibile narcisismo dell'autore, utilizzato in modo positivo in "Solo Dio perdona", sia in questo caso troppo immolato alla causa formale, lasciando eccessivamente in secondo piano qualsivoglia contenuto capace di andare oltre un minimalismo concettuale a tratti estenuante.
A rendere ancora più oscuro il tutto non può mancare l'ipnotico incedere musicale di Cliff Martinez, legato con l'altrettanto scontata quanto efficace presenza di scene forti e dall'ormai magistrale utilizzo delle luci.
In definitiva ci si trova davanti a uno specchio fedele dell'ambientazione glamour: di conseguenza pellicola spietata, seducente, elitaria ma soprattutto fatta esclusivamente di esteriorità e immagini monodimensionali, limiti oltre i quali Refn evita di spingersi per propria scelta, personalmente non completamente condivisa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/10/2016 23:49:25
   7½ / 10
Al Festival di Venezia per la proiezione del restauro di Zombi erano presenti NIcholas Winding Refn e Dario Argento. Ancora non avevo visto The Neon Demon e mi sfuggiva un po' questa inedita accoppiata. Dopo aver visto The Neon Demon le cose mi sembrano più chiare perché sembra quasi un remake simulato di Suspiria, solo che mentre la pellicola di Argento è incardinata nel genere, The Neon Demon tende a fuggire dai legami con l'horror, pur presentandosi come tale. Un mondo al femminile dove le presenze maschili sono marginali e lasciate andare via apparentemente senza motivo. La bellezza pura della Fanning, nella sua naturalezza ed innocenza stimola al tempo stesso la natura predatoria delle colleghe. E' lo specchio di una sconfitta imminente determinata da una vecchiaia precoce, della fatica di rimanere a galla in un mondo in cui la bellezza di Jesse entra e si consolida a loro danno. Un horror talmente atipico da non essere tale, rigoroso nella sua messa in scena eppure pronto a partire per la tangente quando meno te lo aspetti, con risultati magari altalenante ma dalla resa visiva strabiliante. Un cinema dalla narrazione scarna e frammentaria, che viene scandita dalle immagini e si nutre di immagini, letteralmente o meno. Un film meno fruibile di quanto pensassi, affatto banale, che potrebbe essere una svolta o un punto di arrivo per Refn stesso.

augustolp  @  03/10/2016 01:19:23
   7 / 10
Una favola nera secondo me, che va letta come tale e dal punto di vista della protagonista, poco più che una bambina, che ha una percezione del mondo tipica di una ragazzina della sua età e ancora per certi tratti infantile. Ecco allora che si profilano animali quasi fantastici entrati misteriosamente in casa, la meraviglia di un cielo stellato e della Luna, i primi imbarazzi amorosi e la scoperta della propria bellezza come arma pericolosissima quanto irresistibile.
Il mondo della moda viene visto quindi come un enorme paese dei balocchi, un grande gioco dove soldi, successo e bellezza, elementari valori dominanti nella società contemporanea, abbagliano e stordiscono, quasi come una droga (vedi scena della sfilata)
Il film si può leggere su vari piani, non soltanto quello della moda, in fondo le co-protagoniste femminili potrebbero essere anche le sorelle di Cenerentola e una matrigna perversa, dando alla storia la dimensione di una fiaba sull'adolescenza e l'entrata nel mondo degli adulti, dove le classiche insicurezze lasciano invece spazio alla spavalderia che si rivela però non sufficiente a fronteggiare chi è smaliziato e ormai corrotto o chi ha perduto la giovinezza e la sua freschezza e cerca in ogni modo di recuperarla artificialmente.
Il film ricorda però anche Suspiria e la sua dimensione del paranormale, dove si gioca una partita tra la morte e la fanciulla, partita già vista in molti altri film, dove l'innocenza è presa di mira da streghe e più genericamente da non ben identificate "forze del Male", che in questo caso potrebbero essere i valori distorti della società contemporanea.
La dimensione estetica del film, di cui si è tanto parlato, a mio parere è secondaria e non fine a sè stessa, l'ho trovata descrittiva con puntualità di situazioni ed emozioni: il bianco infinito del set fotografico dove i due sembrano camminare verso il nulla, la dimensione fiabesca in cui Jesse balla come una principessa o una diva d'altri tempi nella vecchia villa, gli spazi asettici e bianchi dei casting popolati da modelle identiche, che ricordano le performance della Beecroft, insomma on ho notato un indugio estetico superfluo e stucchevole, come spesso capita in altre pellicole contemporanee.

Macs  @  23/09/2016 21:57:37
   7 / 10
Gran bel prodotto, ottimamente confezionato, fantastiche le musiche, bravi gli interpreti (Jena Malone arcigna e crudele il giusto), tranne forse Keanu un po' gigione. Però.. però alla fine rimane quel senso di un certo vuoto, come di aver assistito a una fantasmagorica e caleidoscopica visione, ma sotto il vestito, (poco o) niente. Non che il film abbia poco da dire.. ma il concetto, insomma, è chiaro fin dall'inizio, e non è nulla di nuovo o di particolarmente profondo. Insomma anche i bambini conoscono il discorso della bellezza fine a se stessa, dell'invidia e gelosia delle modelle, del fatto che il mondo della moda e dell'apparire sia povero di "valori" profondi. I pregi del film sono altrove, e sono comunque tanti. Però io intendo il cinema anzitutto come cibo per il cervello e per l'anima, non solo per gli occhi, e quindi non credo che il film valga più di un 7.

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chem84  @  21/09/2016 00:05:03
   8½ / 10
Che dire?
Non so non mi vengono le parole e raramente mi è capitato dopo la visione di un film di rimanere davanti allo schermo fermo immobile per un tempo non precisato a ripensare a ciò che avevo appena visto, a godere delle sensazioni che mi aveva trasmesso ed infine a rammaricarmi di non aver mai visto nulla di questo Nicolas Winding Refn (che tra l'altro manco avevo sentito mai nominare pazzesco) che se in passato ha prodotto materiale che si avvicina, per stile, a questo "The Neon Demon", mi tocca andare ad approfondire immediatamente.
Già perché questo è uno di quei film che ti entra dentro e per un po' resta lì e, fattore curioso e dannatamente apprezzabile, è che vi riesce senza poter contare su una storia particolarmente originale, o su colpi di scena da togliere il fiato o su effetti grafici clamorosamente scioccanti. Qui è tutta una questione di come la vicenda viene raccontata, un'abilità incredibile nel farti coinvolgere e una potenza visiva decisamente oltre la media (cioè per capirci è proprio "bello" da vedere, le immagini, la luce, le inquadrature).
Sin dalle parti iniziali si capisce subito che l'aspetto tecnico è decisamente valido e una straordinaria colonna sonora accompagna il tutto regalando musiche appropriate per il momento in cui vengono sfoderate e, in generale, incredibilmente convincenti ed accattivanti.
Il messaggio che viene lanciato senza troppe velature è fin troppo chiaro e credo che il regista in futuro non verrà invitato alle sfilate più esclusive come guest star. La perfidia delle modelle dinanzi all'ascesa della bella protagonista Elle Fanning, è resa benissimo sin dai primi istanti, attraverso quei falsi sorrisi che già facevano presagire ad un epilogo non troppo felice (per qualcuno), anche se probabilmente distante da come poi in realtà sono andate le cose. È chiaro infatti che il mondo della moda (qui utilizzato solo come mezzo per mostrare fino a che punto si può spingere l'invidia e la cattiveria del genere umano) non ne esce benissimo, ma è decisamente funzionale nel mostrarci il nostro lato peggiore.
Il film poi viene catalogato come horror, ma in realtà tale definizione la trovo riduttiva e non propriamente corretta. Quei lunghi silenzi e il suo procedere molto lentamente (in alcuni punti rischia quasi di farti perdere la pazienza) lo indirizzano maggiormente nella categoria "drammi esistenziali che, chi si aspetta un'azione spedita, deve evitare assolutamente", ma nonostante ciò riesce a funzionare perfettamente. Poi in alcuni punti mi ha pure ricordato (e non chiedetemene il motivo) il Black Swan Aronofskiano, accrescendone di conseguenza il valore.
Considerando tutto ciò che ho appena detto, è evidente che la componente recitativa riveste un ruolo importantissimo in questo film e, anche se di Elle Fanning mi sono già esposto positivamente lo faccio volentieri una seconda volta, ricordando in particolar modo la sua espressione quando le viene comunicato che sarà lei a chiudere la sfilata, con quella smorfia quasi impercettibile, ma che rimane impressa a lungo. In aggiunta a lei, voglio poi citare la prestazione di quella Jena Malone che in più di un'occasione riesce a turbarti anche con un semplice sguardo.
La parte finale poi è fantastica e giustifica in parte l'appartenenza al genere horror.
In conclusione posso permettermi di consigliare il film solo a chi ha veramente voglia di vederlo, perché è evidentemente che non scorre via facile e la sua visione può apparire difficile in alcuni momenti. Ma se si arriva fino in fondo ci si sentirà di certo appagati perché, citando due episodi significativi; "La bellezza non è tutto, è l'unica cosa possibile" e "Qualsiasi cosa per cui valga la pena fa un po' male".
Per cui anche voi fatevi un po' male e godetevi questa bellezza.

Giovans91  @  20/09/2016 19:41:15
   8 / 10
The Neon Demon è il film più estremo del regista danese Nicolas Winding Refn, per estetica e densità emotiva di alcune scene, che si spinge in più di un momento oltre i limiti. La protagonista Elle Fanning si dimostra perfetta: attraverso di lei il regista fa scivolare facilmente il suo discorso. La bellezza viene combattuta con la bellezza, unica arma possibile.
Refn spinge l'acceleratore sull'estetica sfidando se stesso a colpi di contrasti, di colori saturi, di musica dirompente (quella del Maestro Cliff Martinez, che aveva già dato suono a Drive e Only God Forgives). Pellicola che è capace di catturarti esattamente come un demone.

antoeboli  @  15/09/2016 15:43:37
   8½ / 10
Una perla per pochi .
The neon demon è un thriller horror che autodenuncia il mondo della moda ,delle modelle surrogate ,e impreziosite dai migliori chirurghi , dove anche i problemi come anoressia non vengono dimenticati .
Il cinema danese ,e in particolare Refn , ci regalano uno spaccato della società visto attraverso una regia maestosa , dove i 2/3 di film sono un opera d'arte in movimento , con musica ipnotica e quasi da farlo sembrare una pellicola anni 70-80',con un cast eccezionale sotto ogni aspetto .
Vero difetto però è la lentezza con cui tutto viene portato avanti . Una regia fatta su misura , tal modo da ipnotizzare lo spettatore e cercare di coinvolgerlo , per poi nella seconda parte buttarli tutto appresso di peggiore che ci sia.
Sul lato della recitazione è tutto troppo perfetto , con una E.Fanning ,dove una delle poche volte essere parente di Dakota aiuta tanto e da tanto al cinema.La sua interpretazione è da premio oscar .
Uno dei film più assurdi che ho visto nel 2016!

alex94  @  15/09/2016 10:36:10
   8½ / 10
Poco da fare,le pellicole di Refn mi garbano da morire,e questa sua ultima opera non fa eccezione,certo dal punto di vista delle trama è facilmente criticabile,visto che è quasi inesistente,vuota (così come i protagonisti) e non sempre sviluppata al meglio..... ma l'impressione che mi ha fatto è che fosse tutto studiato,perché come dice uno dei personaggi è "la bellezza è l'unica cosa che conta" e chi non si adegua a questo principio è destinato a sparire,cosa che infatti succede al ragazzo innamorato della protagonista che dopo aver detto che contano anche i sentimenti e ciò che una persona ha al suo interno scompare letteralmente dalle scene.......proprio per questo quello su cui si concentra completamente il regista è l'estetica,l'aspetto tecnico è mostruoso,un viaggio ipnotizzante,ricco di metafore e simbolismi che affascinano e stupiscono costantemente lo spettatore per l'intera durata della pellicola.
Alla fine la critica (probabilmente un po scontata) al mondo dell'apparire,arriva forte e chiara e si rivela anche piuttosto efficace....un film che per forza di cose non potrà piacere a tutti ma bisogna comunque riconoscere a questo regista il coraggio ed il fatto che nonostante con Drive abbia raggiunto il successo commerciale,non ha mai venduto il culò ad Hollywood ma ha continuato dritto per la sua strada continuando a sperimentare e dando vita ad opere ferocemente anticommerciali e dotate di una certa personalità...... che lo si ami o lo si odi Refn non lascia indifferenti, e questo oggigiorno, è già tanto.

KitaVerde  @  13/09/2016 15:31:30
   7½ / 10
Luci,flash e beat da cardiopalma. Regia sempre morbida e precisa di NWR, e questa volta anche contestualizzata. Finale che merita un punto in più sicuramente per l'originalità e la scelta stilistica. Exploitation Glamour e ricerca sperimentale! Refn mette in mostra verità nascoste e metafora. Julian Winding e Cliff M. sempre al top.

MonkeyIsland  @  05/07/2016 15:47:10
   6½ / 10
Il trailer mi aveva creato un hype enorme, dopo la visione ne sono rimasto un po' deluso..
Tecnicamente è splendido come tutti i film di Refn, purtroppo a livello narrativo è vuoto e pretenzioso come lo era Solo Dio Perdona, tanto che Refn mi ricordava quei tizi in South Park che si annusavano le proprie flautolenze da quanto erano narcisisti.
Attrici brave specie la Lee, Reeves sfruttato male e un plauso alla colonna sonora che è fantastica come lo era in Drive tanto che me la sono messa in macchina, peccato come dicevo per questo narcisismo esagerato di Refn che lo limita un po', anche se va lodato il suo percorso visto che dopo Drive avrebbe potuto benissimo diventarare un regista anonimo da blockbuster.

Spera  @  27/06/2016 11:45:49
   7 / 10
Io non riesco a capire.
Si parla di Refn come se il suo primo film fosse "Drive".
Guardavo Refn quando ancora era sconosciuto ai più e posso dire che Refn non è niente di tutto questo.
Gli ultimi 2 film di Refn sono l'evoluzione superba e distorta di qualcosa che ormai non c'è più.
Lo amavo per il suo realismo e la sua regia coinvolgente che ti accompagnava freneticamente nel vivo di storie sporche e vere come nella trilogia di "Pusher" e "Bleeder" (il mio preferito).
Anche "Fear X", forse il suo meno riuscito, mi aveva convinto nonostante fosse un pò sottotono.
Poi la prima evoluzione: mi tira fuori un film allegorico e ancestrale come "Valhalla Rising", il primo passo verso un altro tipo di cinema, criptico, simbolico ma davvero potente. Magnifico, un viaggio senza tempo e spazio che risale gli inferi.
"Bronson" lo definirei un capolavoro di regia, ci stiamo allontanando da quello che era il realismo dei primi film per lasciare più spazio alla qualità di regia, fotografia, colonna sonora e a un monumentale Tom Hardy.
Non per niente palma d'oro a Cannes nel 2011 per miglior regia.
"Drive" ancora diverso, quasi ricoperto da una patina Hollywodiana che mi ha fatto un pò storcere il naso nonostante mi sia piaciuto.
Arriviamo ai gradini finali dove con "Solo dio perdona" e " The neon demon" raggiungiamo vette di estetismo altissime con fotografie superbe, estasi per gli occhi. I fotogrammi di questi due lungometraggi rimango impressi nella retina per parecchio tempo.
Con quest'ultimo film il tanto amato realismo viene completamente abbandonato, il regista genera il suo film forse più allegorico, ancora più di "Valhalla Rising", dove addirittura la bellezza ed il suo potere vengono rappresentati da un feroce puma.
Un film che mi ha fatto sbavare gli occhi per quasi 2 ore ma che in fondo non mi ha colpito al cuore. Estetica e simbolismi la fanno da padrone e sono anche funzionali alla vicenda, un film indimenticabile visivamente e concettualmente.
Dopo 5 giorni dalla visione ancora non ho capito se mi è piaciuto o meno.
Rimane il fatto che sono consapevole di aver visto un' opera complessa e grandiosa.
Refn rimane il mio regista contemporaneo preferito e nonostante la sua evoluzione rimane un maestro per me, ecco spiegato il 7: per fotografia, regia e perchè questo signore tira fuori due film totalmente anti commerciali e si fa fischiare a Cannes dopo aver fatto Drive che, se vogliamo, poteva essere il suo trampolino di lancio verso il successo facile.
Grazie Refn per le tue perle, nonostante la nostalgia esco dal cinema come un bimbo che scarta figurine.

GianniArshavin  @  18/06/2016 16:39:39
   8 / 10
Dopo il sufficiente ma timido e pretenzioso Solo Dio perdona Refn torna ai suoi consueti livelli con The neon demon , horror metafisico e allegorico che per me rappresenta un esempio di cinema moderno e sperimentale senza ricorrere per forza ad effetti al computer o ad una regia forsennata.

La storia sa di già visto per quanto riguarda la vicenda di base , tuttavia verso il finale non mancano i colpi di scena. Inoltre malgrado un plot poco originale i contenuti abbondano a profusione , e la violenta critica del regista ad una società dove a contare è solo l'apparenza non è certamente banale.
The neon demon non è certamente un horror classico , anzi è un prodotto sui generis e che fa della metafora e della potenza visiva le sue armi che vanno a prendere il posto di tensione e sangue. Ovviamente ci sono momenti più canonici per il genere , ma come detto la pellicola ha una profonda impronta sperimentale e questo rende difficile un'univoca collocazione.

Quello che rende speciale l'ultima fatica di Refn è l'incredibile potenza visiva , una bellezza totale per gli occhi che impreziosisce un film già di suo molto valido.
La regia ,ma soprattutto l'accesissima fotografia immergono lo spettatore in un viaggio lisergico dallo splendore cromatico allucinante, un tripudio di immagini , colori e musica che in alcuni passaggi ti culla e in altri ti martella, sempre in modo attraente e quasi sensuale. Posso affermare senza paura di mordermi la lingua che era dai tempi di Suspiria che non si vedevano colori al neon cosi belli e puliti e una fotografia cosi perfetta.
Per quanto riguarda il comparto attoriale sono tutte molto credibili le bellissime protagoniste , ma a brillare in particolare sono la fanciullesca Elle Fenning , che nel corso della storia darà vita ad un cambiamento nel suo personaggio abbastanza realistico, e l'ambigua Jena Malone.

In conclusione The neon demon è un'opera d'arte a livello estetico e un grande film nel complesso. Indubbiamente ha uno stile ostico e non commerciale e la trama potrebbe non convincere , ma chi ama il cinema non può non amare questo film.

Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  16/06/2016 12:09:22
   9 / 10
"la bellezza è l'unica cosa che conta". Sembra che Refn abbia applicato questa massima anche al suo ultimo film, il mio voto infatti riguarda soprattutto l'estetica che raggiunge livelli sublimi tra regia, fotografia, scenografie, musica, costumi, un piacere per i sensi, non mi ha annoiato un attimo nonostante la storia, la trama siano inesistenti e molto poco curate ed approfondite rispetto alla forma, come i personaggi del resto. Il messaggio è chiaro: la bellezza è pericolosa, corrompe chi ha la fortuna di averla, un'arma a doppio taglio che apre ogni porta, anche quelle che non si vorrebbe mai varcare. Desiderio, odio, invidia, portate qui alle estreme conseguenze in un crescendo che sfocia nel grottesco. L'innocenza e la purezza diventano un pericolo letale unite alla scoperta del potere assoluto che dà essere splendenti ed accecanti come il sole. Come Narciso la bellissima si innamora di se stessa con ciò che segue. Poteva essere un capolavoro ma per me tra cannibalismo, necrofilia e stregoneria buttate lì a caso, appena accennate, Refn ha voluto strafare. In alcune tematiche mi ha ricordato Cronenberg, un malessere, anche profondo me l'ha lasciato, ma è un pò carente di trama, troppo superficiale.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 28/06/2016 14.00.43
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Jack_Burton  @  16/06/2016 08:44:42
   7 / 10
A mio giudizio è un bellissimo film per quanto riguarda regia e fotografia...molto meno se si valuta la sceneggiatura, inoltre la durata è eccessiva.
Le attrici sono belle più che brave (anche perchè la recitazione è molto minimale e quindi di difficile valutazione) ed il cameo di Keanu Reeves è irrilevante.
Punto di forza è invece la colonna sonora...musica elettronica spaziale nel puro stile Refn.
Nel complesso il film è gradevole ma a mio parere è l'ennesima occasione mancata che fa di questo regista un eterna promessa della cinematografia, capace di fare delle pellicole bellissime sotto un profilo estetico non egualmente supportate dalla storia che spesso risulta piatta e non incisiva, come è avvenuto anche in questo The Neon Demon.

DarkRareMirko  @  15/06/2016 22:17:57
   10 / 10
Mi fa piacere di vedere anche voti alti.

Il film mi è piaciuto; adoro lo stile di Refn, le musiche e l'aspetto visivo.

Temi triti e ritriti, ma qui è il modo di raccontare che conta.

In totale disaccordo con chi l'ha stroncato; l'atmosfera è unica ed il livello tecnico è eccellente.

Io ci ho visto anche un pò di Gaspar Noè oltre che di Lynch e Von Trier; quoto chi dice che il film è un'esperienza sensoriale, praticamente un flusso di immagini.

Certe sequenze sono indimenticabili (L'intro, i momenti arty, la colonna sonora, la doccia ed il bagno pieni di sangue) e qualche spunto fa comunque riflettere (e l'ossessione per l'apparire è comunque purtroppo sempre attualissimo, assieme all'arrivismo).

Capolavoro arty con tante donne sexy ed uno scorbutico Reeves.

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Ultima risposta 19/06/2016 22.12.32
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Scuderia2  @  15/06/2016 20:35:38
   6 / 10
Quando Von Trier incontra David Lachapelle.
Refn si illumina di neon,cita e rivisita Boniperti,patina tutto (anche dove non serve) e parte per la tangenziale direzione estetismo puro.
Questa roba e al limite dell'indecente con sprazzi di storia del cinema.
Perché la scena all'inizio,la festa con esibizione fluttuante ,rossa e blu,martellata da The Demon Dance è qualcosa di straordinario.Un minuto,forse qualcosa di più,di Bellezza sul serio.Forse di Poesia.
E l'occhio sinistro di Elle Fanning su sfondo bianco?Frame Divino.
E la macelleria sanitaria?Mai un box doccia e una vasca da bagno sono state così valorizzate.
Qualcosa di buono dunque c'è,ma,se la Bellezza è l'unica cosa che conta,manca molto.
Massoneria,religione,necrofilia in omaggio.
Ma io ci ho visto molto simbolismo.
Il triangolo simbolo della femminilità,quello con inserito l'occhio simbolo della divinità.
E allora vai con Abbey Lee( tanto,tanto,tanto femmina) che ingloba un bulbo oculare.
Ci sta.

amsterdam  @  14/06/2016 13:57:26
   8½ / 10
Si tratta di un film visionario, onirico, pieno di simboli e di interpretazioni e di certo non di facile visione. La fotografia e la colonna sonora sono eccellenti e ricoprono un ruolo importante nella creazione di un'atmosfera pesante, rarefatta e spesso malata. L'unico neo che vi si può trovare è il finale, in cui si è forse osato troppo per dare il colpo nello stomaco allo spettatore.
Non condivido assolutamente chi l'ha condannato con voti bassissimi perchè questo film può non piacere, ma di sicuro non è fatto male e merita certamente una visione. Andatelo a vedere al cinema(e non in streaming, dove perde moltissimo) perchè a conti fatti merita davvero.

air09  @  13/06/2016 18:41:05
   10 / 10
Che dire di un film che si segue in estasi? Una pellicola la cui partitura musicale di Cliff Martinez ci ha fatto contorcere di piacere sulla poltrona del cinema, facendoci sembrare questi 117 minuti un attimo di piacere eterno?

Siamo stati posseduti dal potere della donna sullo schermo.

Attrici bravissime, creature che cambiano, streghe innamorate, occhi che mangiano e vengono mangiati. E come mai pensiamo che quello sguardo indimenticabile di Ruby distesa languidamente alla Erzsébet Báthory in una vasca piena di sangue verso Gigi e Sarah voglia dire: "Ci potevamo essere io e Jesse al posto loro sotto la doccia".

Chissà per quanti anni, o secoli, Ruby penserà ancora a quella ragazza della Georgia purtroppo trasformatasi in un nuovo demone così arrogante da pensare di poterla sottomettere.

outcast  @  12/06/2016 12:45:20
   10 / 10
Un'orgia glamour di visioni, rituali magici, premonizioni, simboli ancestrali. Il tutto porta all'unica conclusione possibile: l'innocenza è un'eccezione preziosa, di cui il mondo circostante è molto affamato...
Imperdibile capolavoro di quello che reputo il miglior regista contemporaneo

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  10/06/2016 19:54:45
   9½ / 10
Refn continua a sperimentare,a variare,a innovare,a stravolgere,a shoccare.
Horror metafisico e meta cinematografico,che fa il verso alla Hollywood dalla patina luminescente per sputarci sopra il sangue di cui il film si nutre.
Qui si versa sangue,lacrime e sudore.
Elle Fanning è invischiata in un circolo di attraenti primedonne che non desiderano altro che apparire perfette davanti all'obiettivo dei fotografi e alla cinepresa di Refn.
Jessie,la protagonista,diviene una facile preda,una carne succulenta divisa fra le sue invidiose compagne che hanno un disperato bisogno di possedere la bellezza naturale di lei.
È un discorso metacinematografico:Refn è sia l'occhio onnisciente che tutto vede e non risparmia nulla,sia pecorella straziante e straziata che ancora non si è ambientata nel mondo così sfacciatamente glam della città degli Angeli,proprio come Jessie.
Fotografia ipnotica che naviga fra il rosso e il blu,due facce di un'anima in perenne conflitto,Jessie affronta un'Odissea emotiva e si ritrova in un punto di non ritorno dalla quale neanche lo spettatore puó fuggire.
Intrappolati nel neon,vorremmo raggiungere la Luna.Non ci viene concessa questa libertà,e navighiamo nel sangue che scorre a fiumi,sangue di un profondo rosso che da vita alla vena grottesca del film.
Un'esperienza sensoriale,più che lungometraggio che segue un filo logico.
Il tutto impreziosito da una colonna sonora travolgente targata Martinez,e degli splendidi titoli di coda,tra i più belli che io abbia visto ultimamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  09/06/2016 02:27:44
   8½ / 10
La mania del controllo, il rigoroso controllo formale, il cannibalismo estetico estremo che Refn pratica maniacalmente fagocita il film stesso, ecco perché Refn si mangia il suo film, una pellicola di nature morte che contengono solo corpi, lo partorisce, lo caga, lo concettualizza e ce lo rimette (in senso letterale) davanti agli occhi, in inquadrature formali al limite della possibilità tecnico-estetica che sono vera architettura bellica, e poi lei, la truccatrice, ovunque, lei, emblema del suo cinema e ancor più metacinema di The Neon Demon. Per Cliff Martinez ho finito le parole, le sue folate rianimano le camere mortuarie, sanciscono rigetti di arti, connettono corpi contundenti alle superfici oliate delle epidermidi violate e tagliuzzate delle modelle con eleganza e furia, i suoi tappeti sonori illuminano le autostrade.

Larry Filmaiolo  @  07/06/2016 21:40:15
   9 / 10
purtroppo, o per fortuna (è un po' l'inferno di atroci piaceri di Hellraiser...) la mia coscienza critica vacilla dinanzi a refn, e si lascia inghiottire, travolgere e soverchiare dal suo strabiliante senso dell'estetica, in barba a sceneggiatura (pressochè inesistente per sua stessa ammissione) e a tutto il resto, compreso il pubblico di caproni di cannes. è arte e come arte mi colpisce e mi sublima. catarsi.
musiche di cliff martinez mai così pregnanti e travolgenti, bellissime, fanno metà del film insieme a un keanu reeves devastante. ma in sostanza mi è piaciuto tutto, cosa più cosa meno, e non avrebbe senso cercare di spiegare perchè. basta una s b o r r a t a di colori al neon.

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