Trama del film Apes revolution - il pianeta delle scimmie
Un numero sempre crescente di scimmie geneticamente evolute guidate da Caesar è minacciato da un gruppo di umani sopravvissuti dal devastante virus propagatosi un decennio prima. Dopo una breve e fragile pace, uomini e scimmie sono condotti sull'orlo di una guerra che determinerà chi sarà la specie dominante sulla Terra.
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Perfetto da un punto di vista tecnico, gli effetti speciali sono efficacissimi e all'avanguardia, anche la storia è interessante.Tuttavia è l'ennesimo capitolo di una saga infinita, che per quanto geniale, non può durare per sempre. Lo apprezzeranno quelli che non hanno visto i precedenti degli anni 60,estremamente rozzi e rudimentali sul piano estetico, ma rivoluzionari, per l'epoca, sul piano dei contenuti e del messaggio.
Non mantiene il buon livello del precedente prequel (scusate il gioco di parole): troppe lungaggini nella prima parte e classica americanata nella seconda. Rimane ottimo solamente a livello tecnico, per il resto è assolutamente anonimo nonostante la presenza di un Gary Oldman quanto mai sprecato.
Prolisso e noioso, senza verve, superficiale e con effetti speciali appena decenti... qualcuno ha pensato anche per un solo istante che una di quelle scimmie potesse essere "vera"?
Il voto è 7.12418 qui approssimato a 7 per ovvie ragioni.
Il film è adatto più a chi ama i Thriller più che la fantascienza. Non sono sviluppati temi particolari, e i dialoghi sono in genere privi di profondità o spunti di riflessione.
Nel film si partecipa alle vicende legati al nascere della guerra tra gli uomini e le scimmie, con l'incertezza e la tensione che viene dal non sapere da che parte , quando e chi farà precipitare la situazione.
Tutto sommato il film comunica delle emozioni, e può anche commuovere in certi punti, ma l'ho trovato troppo privo di anima per aspirare a voti migliori.
Buon sequel con notevoli effetti speciali e bel montaggio. Inferiore al primo perché aveva una storia più semplice e non era così incentrato sulle scimmie. Un po' lungo secondo me.
Finalmente il mainstream senza controindicazioni, tanti soldi spesi bene per creare l'intrattenimento per tutti, che sa toccare le corde giuste, niente eccessi di finta spettacolarità, di eroismo gratuito e di buonismo spicciolo, tutto è presente nella dose giusta. Non si può dire niente a questo film, la trama semplice non è un difetto e c'è solo da ammirare la cura con cui è stata realizzata; magari ha come unico neo la strana coincidenza che curino Cesare proprio a casa sua ma, appunto, è solo una strana coincidenza. Quando vedo film di questo genere spesso va a finire che la bellezza delle immagini venga deturpata da cose ridicole o dialoghi infantili, qua no, i momenti morti sono ancora più belli delle scene d'azione e la regia di Reeves è grandiosa, ad esempio l'inquadratura che ruota insieme al carro armato è impressionante, il picco di un lavoro impeccabile e con momenti in cui le immagini e i significati sfiorano il lirico. Non ci sono gli uomini cattivi e le scimmie buone, bene e male sono presenti ovunque e in ognuno, ad eccezione di un caso che riprenderò poi. Io onestamente a questa nascente saga delle scimmie non avrei dato una lira (anche perché non ne ho più), non credevo si potesse creare un passato credibile a quel mondo rivoluzionato; già il primo era discreto, ma adesso si è alzata decisamente l'asticella, il sequel sulla conquista della terra è obbligatorio, un quarto ipotetico remake nel futuro, con la navicella spaziale che torna, chiuderebbe perfettamente il cerchio.
CAPITOLO CESARE - questo qua ne merita uno a parte. Siamo difronte alla star indiscussa del film, la punta di diamante della computer grafica. Non parlo tanto del realismo visivo, in futuro ne verranno sempre di migliori è ovvio, parlo della costruzione del personaggio, della sua anima, e il tempo ne vedrà passare molti di esseri in motion capture prima di sfornarne uno che possa accostarsi a lui. Mai visto un carisma così immenso in un essere digitale, mai. I suoi gesti, le sue parole e ancor più i suoi silenzi, paralizzano. Sarà che non mi era capitato di vedere tanta saggezza, dei valori così numerosi, saldi e genuini in un comandante, o di scoprire come esempio di vita una scimmia computerizzata... So solo che seguirei Cesare, o chiunque gli somigli, fino alla morte.
Apes Revolution ha la sfortuna di essere il seguito de L'Alba del Pianeta delle Scimmie e di portarsi dietro l'enorme fardello di quel film: quante fot.tute scimmie c'erano a San Francisco e perché? Revolution è ambientato a Frisco 10 anni dopo le vicende del primo film e in questo lasso di tempo si intuisce che sono successe 2 cose: -gli esseri umani hanno dovuto far fronte ad un virus ('delle scimmie') che ha ridotto il pianeta ad un livello post-apocalittico con pochi immuni sopravvissuti -le scimmie hanno trombato come ricci Perché adesso ce ne sono a migliaia e gli umani sono ridotti a comparse, tanto che la produzione si è affidata ad attori di terz'ordine,fatto salvo per Gary Oldman,che comunque sembra faccia fatica ad uscire dai tratti del Commissario Gordon.Roba che ti aspetti che da un momento all'altro arrivi Batman.Almeno sarebbe stato un colpo di scena. Revolution non è un film con delle scimmie. Revolution è un film di scimmie. Emblematico il finale,con l'uomo che scompare nel buio dietro le quinte per lasciare la scena a Cesarone. Di sicuro non si potrà dire che non sia un film con dei primati.
Rispetto immutato per il regista Reeves che si trova ingabbiato in uno script preconfezionato e fa quel che puo'. Ottimistico anche l'utilizzo del titolo originale Il Pianeta delle Scimmie. Per adesso siamo alla Città delle Scimmie. Urge un'impennata,anche trash.Tanto… Truppe aviotrasportate di macachi asiatici,e flotte di gorilla africani… Alla fine della seconda puntata siamo fermi alle scimmie a cavallo. Con le scimmie a cavallo non si va da nessuna parte. Al massimo al Concorso Ippico. Che poi non ho capito chi sia la scimmia-stalliere.
Interessante secondo capitolo di questa operazione di prequel che porterà a congiungersi con il capolavoro del 68'. Cast totalmente rinnovato,ma qui abbiamo scimmie più psicologicamente sviluppati. La sceneggiatura rimane solida se ci sbilanciamo sulla loro struttura gerarchica,se analizziamo il loro modo di comunicarsi e se ci soffermiamo sulle loro espressioni. I personaggi umani hanno dei caratteri che navigano sul superficiale andante,che non danno lo sprint necessario per ottenere su schermo due fazioni da promuovere alla pari.
Però il duo Andy Serkis/Matt Reeves fanno il resto. Il tema della costretta distinzione razziale,che crea tensioni tra i due distinti schieramenti è ben implementata nella storia. Proprio perché il regista abbraccia più momenti in cui i silenzi sono la chiave della comprensione del racconto.
Andy Serkis invece è un interprete eccezionale che da vita ad un Cesare immenso,fonte di una componente drammatica ben difficile da scovare in altri blockbuster di genere.
Quando la seconda parte alza l'asticella della spettacolarità,non si esagera con la conduzione di un montaggio frenetico e le riprese sono affascinanti. L'azione non è fine a se stessa,le parti adrenaliniche vengono a galla perché sono i personaggi in conflitto fra loro a crearle,non il volere di una produzione mega stellare.
E questo deve essere premiato. Un proseguimento delle vicende avvenute nell'Alba Del Pianeta Delle Scimmie ben realizzato,con una direzione artistica impeccabile e un cast eccellente se parliamo dei personaggi digitali(Serkis e Kebbell superlativi).
di gran lunga superiore al primo. qui l'impalcatura logica del film, accettati alcuni compromessi tipo che una scimmia decida di farsi chiamare rocket, regge meravigliosamente e al di là di quello che è un impianto narrativo di base abbastanza prevedibile, si intravede un certo spessore psicologico/filosofico. Oltre tutto splendidamente girato (sta rivoluzione scimmiesca quando decide di esaltare, esalta) e con grande interpretazione di Serkis. peccato la particella di Oldman
Abbastanza deluso... Anche perché citare nella pubblicita' il primo "Matrix" l'ho trovato senza senso alcuno. Che dire.. le scimmie sembran vere, complimenti alla computer grafica ma quanto a trama un ABISSO indietro rispetto al primo!!! Tutto troppo "intimo", tutto circoscritto ad un villaggetto che al confronto quello dei Flintstones sembrava Manatthan in quanto a grandezza.. Manca quel senso di angoscia che poteva aleggiare vista la trama.. Tutto molto, troppo "telefonato" o scopiazzato di qua e di la' (la sfida finale presa pari pari dal primo S.Holmes), il cattivo che colpisce il buono e da la colpa agli umani cattivoni (maddai!!!), i "fedelissimi" del capo deceduto (maddai!!!! alzi la mano che non ha capito subito che colpendolo alla spalla non sarebbe morto!!!), il buono che, ops, per trovare una valigetta per operare Cesare dove deve tornare?? Ma va??? Proprio al centro di quello che e' diventato il "quartier generale" delle scimmie, come se in TUTTA la citta' non ci fossero cassette di pronto soccorso!!! (ma al centro prorpio.. manco avessero usato un compasso!). E via dicendo.. mai un "colpo di teatro", una situazione non prevista, un qualcosa che non sia "scolastico"! Sceneggiatura a mio avviso quindi pessima, personaggi "stereotipati" (ma nel 2014 appena ci son due-note-due il personaggio di colore deve scimmiottare (Ops!) passi di danza???? Lo stereotipo del negher ballerino e' bel lungi dall'essere finito!!!!! L'unica cosa di "epocale" sarebbe potuta essere l'attacco delle scimmie alla citta' ma.. 'zzo.. l'han fatto di notte, buio pesto e non ci si capisce una mazza!!!! Delusione..